
di Annalisa Angelici
Bella come il sole, come si può essere belli solo a diciotto anni. Sorridente e dolcissima, legatissima alla sua famiglia e innamorata del suo fidanzato come più non avrebbe potuto. Ma nell’ultimo giorno di una vacanza fantastica, la vita e i sogni di Carlotta Martellini si sono spezzati su una scogliera di Mykonos. Una foto meravigliosa, strappata di colpo, malamente. Carlotta era partita con sette amiche, più grandi di un anno: loro festeggiavano la maturità, lei i diciott’anni. Ancora l’odore acre delle candeline appene spente, a metà luglio, quell’odore che sembra fastidioso ma ha il sapore di momenti di gioia. Un giorno speciale, per un compleanno altrettanto speciale, raccontato su Instagram, trascorso con la famiglia e gli amici, con un vestito scintillante indosso e un sorriso da regina. Ma Carlotta meritava tutto, ogni istante di felicità, e chi la conosceva non manca di ricordarlo.
Nell’anno scolastico che inizierà a settembre avrebbe frequentato il quinto liceo, il “Giordano Bruno“: faceva il Linguistico, era brava. Come nella danza, una grande passione. Che esercitava fin da piccola alla School of dancing spring di Corciano. Nel 2014 era approdata alla Biennale di Venezia: al Teatro delle Tese, grazie al suo talento e alla sua costanza, aveva avutto l’opportunità di partecipare al progetto “Guardare ad altezza d’erba”. Durante i mesi del lockdown seguiva le lezioni in streaming, perché alla passione non c’è limite.
Una vita piena, di affetti e cose da fare. Poi, in pochi secondi, il buio. Lo stesso che ha avvolto Perugia ieri mattina, quando la notizia ha cominciato a diffondersi, spostandosi da un cellulare all’altro, nella speranza di tutti che non fosse vero, che si trattasse di un malinteso o di un pessimo scherzo.
E invece no. "Sono stato raggiunto in vacanza, dalla chat del consiglio d’istituto – commenta addolorato il professor Pino Materia, dirigente scolastico del liceo ’Giordano Bruno’ –. Sono senza parole, un evento talmente tragico che è difficile anche raccogliere le idee. Posso solo dire che siamo vicini alla famiglia e che ci prenderemo cura dei nostri ragazzi e non li lasceremo soli. Con il professor Lorenzo Alessandrini abbiamo deciso di vederci lunedì con gli studenti, con chi vorrò esserci, per un momento di commemorazione".
"Stiamo attivando – conclude il preside Materia – anche un supporto psicologico, perché i nostri giovani sono rimasti davvero sconvolti da questa tragedia".
Sì, sconvolti. E a dirlo sono proprio loro: "Non troviamo le parole, siamo distrutti – racconta Mattia Vagnetti, rappresentante d’istituto –. Ci aiutiamo a vicenda, ci mandiamo messaggi, cerchiamo di farci coraggio. Ma c’è ancora qualcuno che fatica a credere che sia successo davvero. Eravamo già provati dai mesi del lockdown, dalle settimane trascorse in casa. Ora questo fulmine a ciel sereno. Non dimenticheremo Carlotta, era una ragazza dolcissima e sorridente, amava profondamente il suo fidanzato".
La foto della vita di Carlotta si è strappata e ora la sua famiglia, il suo fidanzato, gli amici raccolgono i pezzetti di cuore. Ma non sarà facile rimetterli insieme, soprattutto per i genitori e la sorella.