REDAZIONE UMBRIA

I Ceri piccoli sono grandi. Il debutto dei bambini e la salita al Monte Ingino

Gubbio, ultimo atto della manifestazione più attesa, amata e longeva . La “corsa“ e poi tutti insieme nel chiostro della Basilica di Sant’Ubaldo.

Le birate dei Ceri piccoli in piazza e, sotto l’uscita dei Capodieci dal Palazzo

Le birate dei Ceri piccoli in piazza e, sotto l’uscita dei Capodieci dal Palazzo

Anche i giovanissimi si sono presi la scena, chiudendo il ciclo della Festa dei Ceri del 2025, dopo quella del 15 maggio e quella dei Ceri Mezzani, quest’anno celebrata anche con una settimana di ritardo. L’hanno fatto con la spensieratezza e la felicità che soprattutto i bambini sanno esprimere, interpretando nella sua miglior forma l’ormai famosissima "hilariter" di cui si parla nella bolla di canonizzazione di Sant’Ubaldo del 1192 e che dovrebbe essere valore fondante della Festa con cui gli eugubini omaggiano il proprio Santo Patrono. Una giornata di allegria che ha permesso ai ceraioli di ultima generazione di approcciare alla "stanga", di cominciare un percorso che li porterà, si spera, a rendersi protagonisti prima della Festa dei Ceri Mezzani e poi di quella del 15 maggio.

Tutto questo al netto di incertezze che fanno parte proprio di quel cammino di crescita che si addice a tutti i ceraioli e soprattutto ai più giovani, che hanno potuto comunque godersi un giorno interamente dedicato ad essi, specialmente per i protagonisti più attivi: i Capodieci Lorenzo Lazzeri (Sant’Ubaldo), Edoardo Silvestrelli (San Giorgio) e Giacomo Gaggioli (Sant’Antonio), ma anche i Capitani Daniele Castellani e Alessandro Gaggiotti, oltre all’Alfiere Beatrice Lanuti e il Trombettiere Alessandro Ercoli, che con il suo cavallo, nel primo e secondo "pezzo", ha anticipato di qualche minuto appena il passaggio dei Ceri.

Il programma ha fedelmente seguito, come da tradizione, quello del 15 maggio e della Festa dei Ceri Mezzani: alle 6:30 la sveglia dei Capitani e dei Capodieci, poi la cerimonia al Cimitero comunale per arrivare alla presso la Chiesetta dei Muratori. Alle 10 la partenza delle tre sfilate che hanno attraversato le vie del centro storico fino a Piazza Grande, dove intorno alle 11:30 si è svolta l’Alzata. Nel pomeriggio la "mostra" e poi la Corsa che ha permesso ai piccolissimi di omaggiare a modo loro il Patrono Ubaldo. La conclusione, poi, è stata la sublimazione dell’hilariter di cui sopra, con il portone che come da tradizione è rimasto aperto e ha permesso ai ceraioli di poter festeggiare insieme anche all’interno del chiostro della Basilica di Sant’Ubaldo, in cima al Monte Ingino, in un clima di condivisione e gioia spontanea tipica dei bambini.

Federico Minelli