Due serate nel segno del teatro più dissacrante e visionario: la stagione del Morlacchi ospita “Hybris“ (nella foto), la nuova dirompente creazione di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, massimi esponenti del teatro di ricerca, in scena questa sera alle 20.45 e domani alle 19.30. Artisti unici "per folle e lucida genialità", come recita la motivazione del Leone d’Oro alla Carriera ricevuto nel 2018, Rezza e Mastrella, con la consueta travolgente energia, si interrogano in “Hỳbris“ sull’antico rapporto tra natura e cultura. Il confine rappresentato da una porta, che divide e collega l’umanità in un gioco di rimandi continuo. Un limite che Antonio Rezza e Flavia Mastrella rappresentano sul palcoscenico attraverso le porte nel loro ultimo spettacolo.
"Come si possono riempire le cose vuote? È possibile che il vuoto sia solo un punto di vista?" sono i quesiti con cui Rezza e Mastrella mettono in mostra le gabbie naturali imposte dal mondo, che legiferano della nascita, della crescita e della cultura, non a caso scegliendo di intitolare l’opera con la parola greca che segna il confine. "Aprire la porta – dicone nelle note di regia – sulle altrui incertezze, sull’ambiguità, sull’insicurezza dell’essere e la meschinità dello stare"
Tra metafora e racconto onirico, riscoperta di se stessi e delle abitudini del quotidiano, Hybris vede sul palcoscenico Antonio Rezza, Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo Di Norscia, Antonella Rizzo, Daniele Cavaioli e Cristina Maccioni.
I biglietti si possono prenotare al Botteghino del Tsu, allo 075.57542222.