L’importante patrimonio artistico-culturale del territorio eugubino e non solo alimenta nel corso dell’anno costanti e significativi flussi turistici, specialmente nella stagione estiva, ma anche l’attenzione di ricercatori e studiosi. È una risorsa che merita di essere approfondita e, quindi, ulteriormente valorizzata. Va in questa direzione l’iniziativa dell’Associazione Umbra Federico II di Svevia Hohenstaufen, che in collaborazione con il Comune di Gubbio, la Deputazione di Storia patria per l’Umbria APS, l’Associazione nazionale archivistica italiana sezione Umbria, il Cesvol e “Inveco holding S.p.A.” ha deciso di promuovere una ricerca focalizzata sui castelli medioevali e più in generale sul fenomeno dell’incastellamento; Gubbio ha ovviamente subìto una forte influenza medievale tra le mura urbiche e anche nelle campagne dell’esteso territorio comunale.
I castelli presi in questione dal progetto sono tutti posizionati lungo il Sentiero Francescano che collega Assisi e Gubbio e sono quelli di Coccorano, Giomici, Biscina, Petroia, Vallingegno (castello e abbazia) e San Vittorino: un modo per favorire la conoscenza e lo sviluppo economico-sociale dei borghi e delle località che si trovano nei dintorni, per mirare alla creazione di un itinerario storico al di fuori delle vie di comunicazione più frequentate e tuttavia percorribili. "La nostra associazione si occupa di organizzare iniziative culturali e divulgative, spesso riguardanti il Medioevo in generale. In questo caso - sottolinea il presidente dell’associazione Fernando Barbetti - il nostro impegno è lo studio e la valorizzazione di cinque castelli eugubini, scelti come i più rappresentativi sulla cosiddetta ’via di Francesco’ che i pellegrini percorrono tra Gubbio e Assisi. Per questo progetto, legato anche alle celebrazioni nazionali “Quattro Anni Santi” francescani nell’ottavo centenario del Santo, dal 2023 al 2026, abbiamo chiesto e attenuto un sostegno finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e la disponibilità degli spazi delle Logge dei Tiratoi”, dove si terrà, il 1 dicembre 2023, l’inaugurazione della mostra, che sarà allestita con materiali prodotti da un team di studiosi grazie a apparati fotografici, schede analitiche, rappresentazioni digitali e video.