DANIELE MINNI
Cronaca

"Giustizia umbra, no al riassetto". Monito degli avvocati spoletini

L’Ordine sull’allargamento della provincia ternana: "Il dissolvimento del polo giudiziario va scongiurato" .

Il presidente Pietro Morichelli: «L’attuale configurazione si è consolidata come circondario di tutta la fascia centrale dell’Umbria»

Il presidente Pietro Morichelli: «L’attuale configurazione si è consolidata come circondario di tutta la fascia centrale dell’Umbria»

"No a qualunque genere di ipotesi di riassetto territoriale della giustizia umbra". A dirlo è il presidente dell’Ordine degli avvocati di Spoleto, Pietro Morichelli, che cita "la vecchia tesi del trasferimento di Spoleto alla Provincia di Terni" e "un recente comunicato che ipotizza l’inclusione anche del tuderte in tale progetto con la motivazione che esso fa già parte del circondario del Tribunale di Spoleto". L’Ordine degli avvocati di Spoleto "obbiettivamente non ravvisa attuali profili di opportunità in tale ipotesi di trasferimento, ritiene di raccomandare che gli assetti giudiziari siano comunque tenuti rigorosamente fuori dalle presunte ragioni a sostegno". Gli avvocati spoletini quindi prendono le distanze da qualunque genere di proposta politica a tutela di un Tribunale che quattordici anni fa fu salvato in extremis e contrariamente a tante altre piccole sedi giudiziarie scomparse, ha addirittura ampliato le competenze territoriali, passando da un’utenza di circa 80mila unità ad oltre 200mila, diventando il polo di giustizia dell’Umbria centrale.

"L’attuale importante configurazione del nostro polo (Tribunale, Procura e Sorveglianza) – spiega l’avvocato Morichelli - è nata e si è consolidata come circondario di tutta la fascia centrale dell’Umbria, che si articola imprescindibilmente sui quattro comprensori di Spoleto, Foligno, Todi, Marsciano, Deruta e Valnerina, proprio per una corretta operazione di redistribuzione funzionale della giustizia all’interno della vasta provincia di Perugia, con dimostrato vantaggio del servizio nel distretto umbro". Se inizialmente il Tribunale di Spoleto ha dovuto affrontare alcune problematiche dovute al mancato adeguamento delle piante organiche dei magistrati e del personale, dopo una lunga serie di segnalazioni ed interlocuzioni con i vari Governi che si sono susseguiti negli ultimi anni anche questo problema è stato risolto ed oggi nonostante la cronica carenza di personale (che non riguarda solo Spoleto) la situazione è notevolmente migliorata. "Un’operazione di ingegneria burocratica, - spiega ancora il presidente degli avvocati spoletini - motivata esclusivamente sull’aspirazione di allargamento della provincia ternana, non rispetterebbe l’assetto giudiziario faticosamente conquistato e anzi creerebbe le condizioni evidenti per un gravissimo salto nel passato con risorgenti minacce di dissolvimento del polo giudiziario di Spoleto".