REDAZIONE UMBRIA

Giovanni Bruno in pressing sul bilancio

L'elezione di Andrea Taddei alla presidenza dell'Opera del Duomo di Orvieto non ha dissipato la grande tensione che aleggia da mesi. Il prefetto ha ingiunto l'approvazione del bilancio, ma emergono dubbi sulla gestione patrimoniale e su alcune scelte del CdA.

Giovanni Bruno in pressing sul bilancio

ORVIETO Il clima di grande tensione che avvolge da mesi l’Opera del Duomo non si è affatto dissolto con l’elezione che ha confermato, seppur per un pugno di voti, Andrea Taddei alla presidenza dell’ente. Il colpo di scena si è consumato nelle scorse ore ed è stato innescato dai dubbi che stanno circolando da tempo intorno alla gestione patrimoniale della Fabbriceria. Il prefetto Giovanni Bruno (foto) ha infatti ingiunto al segretario Carlo Rossini di integrare l’ordine del giorno del cda per garantire l’approvazione del bilancio. Il vescovo Gualtiero Sigismondi aveva chiesto, ma invano, al prefetto la possibilità di rinviare questa approvazione, ma nel frattempo sarebbero insorti anche problemi con il revisore dei conti che, secondo indiscrezioni che filtrano dal palazzo di piazza Duomo, avrebbe assunto una posizione tale da non essere nelle condizioni di “vistare“ il bilancio, a causa del fatto che non ci sarebbe ancora quella completezza di documenti necessaria per avere un quadro chiaro e definitivo del conto economico. La situazione rimane dunque per il momento ancora sospesa e la stessa nomina di Taddei non è in realtà ancora definitiva perché deve essere ancora validata dal decreto ministeriale. Ad alimentare una clima di dubbio su alcune scelte del precedente cda c’è stata anche la richiesta di accesso agli atti che era stata avanzata nel corso della prima riunione del nuovo cda dall’avvocato Nicola Pepe, membro dello stesso consiglio. Le questioni che sono oggetto di perplessità e che hanno costituito anche la materia su cui si è esercitato l’anonimo estensore di una lettera che ha fatto il giro della città, riguardano la gestione patrimoniale dell’Opera e dell’azienda agricola, le scelte compiute con personale ed assunzioni, alcune consulenze ritenute “pesanti“. Cla.Lat.