PAOLO IPPOLITI
Cronaca

Giovane morto in Colombia. Appello dei familiari. Carizia: "Ci siamo attivati"

Alexandre, che viveva da tre anni a Umbertide, forse vittima di una rapina La cugina: "Aiutateci a scoprire la verità e a far rientrare la salma". Il sindaco: "Sì"

Alexandre Mennesson

Umbertide (Perugia), 29 luglio 2023 - El paseo milionario, che tradotto in italiano significa "la passeggiata milionaria". Potrebbe essere questa la terribile dinamica che sta dietro la morte di Alexander Mannesson a Medellin: paseo milionario non è altro che una tecnica usata in Colombia per rapinare le persone, in particolare turisti, di cui sarebbe rimasto vittima il giovane nizzardo, residente a Umbertide da circa tre anni. Nella totale assenza di fonti di polizia sia francesi che italiane, fondamentali appaiono le testimonianze di chi ha avuto per primo la notizia attraverso Istagram. E’ un giovane umbertidese a citare il "paseo milionario", dopo essere stato contattato da un amico colombiano di Alexandre da cui ha appreso sia la notizia del pestaggio che della morte. Amico che si firma con un nickname, ma che il ragazzo umbertidese ha verificato l’esistenza e l’amicizia con la vittima sui social. Questi, alla domanda sulla dinamica del pestaggio ha risposto: "el paseo milionario". Tecnica che consiste nell’ infilarsi a bordo di un’auto o un taxi per rapinarne gli occupanti. Ne parla anche il sito "Turisti per caso", raccontando l’esperienza di una coppia di italiani finiti nel mirino di rapinatori della città di Cali e il sito www.viaggiaresicuri.it del Ministero degli Esteri che mette in guardia i turisti sull’uso dei taxi. Magari Alexandre, ragazzo forte e robusto, potrebbe aver aver reagito, subendo così il pestaggio mortale dei criminali.

Per ora solo una ipotesi che le indagini della Polizia d’oltralpe, colombiana e italiana dovranno approfondire. Intanto ad Umbertide la commozione per la sorte del giovane è enorme. Così lo ricorda Marco Betti istruttore nella palestra che Alexandre frequentava: "Veniva due o tre volte la settimana. Ben strutturato, appassionato. Ci allenavamo insieme. Mi aveva parlato del suo viaggio in Colombia, dopo il quale avrebbe voluto affrontare un concorso per lavorare nella Usl, proseguendo nell’attività che già stava svolgendo per un società privata di ambulanze". Sconvolti i genitori, Pascal, Irene e il fratello Thomas che ora cercano la verità. Loro che peraltro sono stati avvertiti nel modo più crudele "Per posta elettronica...". La cugina della madre di Alexander dice a nome della famiglia rimasta a Nizza dove il consolato italiano è l’unico punto di contatto con la Colombia anche se le difficoltà di interlocuzione sono enormi: "rivolgiamo un appello alle autorità italiane. Chiediamo al sindaco di Umbertide, Luca Carizia di interpellare il Ministro degli Esteri per aiutarci a uscire e per far rientrare il corpo di Alessandro a Umbertide così che possa riposare insieme ai nonni umbri, sicuri che è ciò che avrebbe voluto". "Come amministrazione – è la replica del primo cittadino tramite l’assessore Giovanna Monni – ci siamo attivati con il Ministero degli Esteri per aprire un canale di comunicazione che ci permetta di avere notizie precise e che agevoli il rientro della salma. Esprimiamo vicinanza e cordoglio alla sua famiglia con un abbraccio della comunità umbertidese".