REDAZIONE UMBRIA

Giostra della Quintana. Innocenzi è ancora il re. E il Rione Cassero fa festa

Il Pertinace mette dietro tutti nonostante fischi e polemiche. Poi la dedica alla figlia che sta per nascere. Il priore Serafini: "Non ci si abitua a vincere".

Notte di festa per il Rione Cassero (. Fotoservizio Stefano Preziotti

Notte di festa per il Rione Cassero (. Fotoservizio Stefano Preziotti

Il ‘Cannibale’ Luca Innocenzi, Pertinace del Rione Cassero, fa scuola e vince il suo dodicesimo palio della Quintana, portando il suo nome nell’olimpo dei grandi, insieme a Paolo Giusti e Marcello Formica. Anche per il Rione della Torre Merlata la Quintana di sabato è stato un risultato notevole, che lo catapulta al secondo posto dei Rioni più vincenti, con 17 palii. Più del Cassero solo il Croce Bianca che di Pali ne ha 23. Quindici vittorie per Giotti e Contrastanga. Dietro a Innocenzi si piazza Mattia Zannori, il Gagliardo del Rione Ammanniti e campione in carica, dopo la Giostra di Settembre. Quintana sempre all’attacco e un cavallo come Franceschina in gran forma. Il terzo è il ritrovato Pierluigi Chicchini, del Pugilli. Gli altri sette cavalieri non fanno un percorso netto e sbagliano, tra anelli e bandierine.

Un trionfo, quello di Innocenzi, sul quale sono stati sempre pochi i dubbi ma con qualche coda di polemiche. Parte della tifoseria lo ha fischiato durante il suo ingresso alla prima tornata e alla terza qualcuno ha provato a distrarlo, urlando e fingendo che avesse perso un anello. Innocenzi trae però la sua forza anche da questi episodi e alla fine della Giostra si toglie qualche sassolino: "È stata una Quintana fantastica e difficile – ha detto – ero più veloce, quando il cavallo va forte sono bravo a gestire le mie emozioni. Ho raggiunto 12 vittorie, per me è un sogno realizzato. La dedica è per Bianca, la mia bimba che sta per arrivare". E sui fatti della terza tornata: "Mi dispiace che quanto vinci si creino situazioni scomode. Io voglio bene a Foligno e spero sia stata una giornata sbagliata". Emozionantissimo Fabio Serafini, il priore: "Non ci si abitua a vincere. Oggi giostra difficile perché trovarsi due anelli con un’atmosfera da torcida spagnola non era scontato. Vinciamo un palio che Luca si è meritato, la compagna ha avuto qualche problemino. Palio per lui, per Sofia e i rionali. La quintana deve essere una festa – continua Serafini – ma ultimamente vedo troppo acredine, sfottò ok, ma mai passare il limite. Dedica per mia moglie Anita e per i miei figli". Innocenzi, dunque, aggiunge record su record: a quello di Foligno si somma quello di Ascoli e del Torneo cavalleresco di Servigliano. Un “cannibale“ che non ha ancora perso la fame di vittorie.