Giornata contro la iella Specchi rotti e sale verso "La superstizione fa male a chi ci crede"

Il Cicap, fondato da Piero Angela, ha una delegazione anche a Perugia. I volontari del Comitato con un percorso divertente e ironico. hanno ribaltato usanze e riti che spesso ci fanno drizzare i capelli .

Ma chi l’ha detto che venerdì 17 porta male? E chi fa marcia indietro quando passa un gatto nero o alza indice e mignolo se si rompe uno specchio cambi mentalità: la jella non esiste! Il Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, nato nel 1989 per iniziativa di Piero Angela, prova a sdoganare una delle date più “nere“ del calendario e vara le “Giornate Anti-Superstizione“, per dimostrare che certe credenze fanno male soprattutto ai creduloni. Lo fa con appuntamenti a tema in varie città dello Stivale, proponendo occasioni per giocare con le superstizioni e sdrammatizzare sulla paura che alcuni eventi portino sfortuna.

Tra queste Perugia. Nel capoluogo umbro, per la precisione nella frazione di San Mariano, una delegazione del Cicap, di cui fanno parte studenti universitari, ha organizzato un laboratorio davanti al supermercato del Girasole. "Chi vuole - spiega Licia Micheli - può sperimentare con noi un percorso antisuperstizione". E in che consiste? "Invitiamo le persone a passare sotto una scala, rompiamo qualche specchio, versiamo l’olio, spazziamo i piedi. Morale della favola: niente di tutto ciò porta male". Sul tavolo degli esperimenti c’è anche un micio nero di peluche. "Non ci permettiamo di maltrattare gli animali – avverte subito Licia –. Ecco, nelle nostre giornate, c’è anche questo messaggio".

Le storie raccolte e i risultati di questo percorso organizzato in varie città d’Italia saranno presentati in occasione del prossimo venerdì 17 del 2023, a novembre. Tra gli eventi di ieri: a Galzignano Terme (Padova) una conferenza di Leopoldo Benacchio, senior scientist dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e docente all’Università di Padova. A Torino è andata in scena la sfida alla superstizione del "Chi sale sulla Mole non si laurea": premiati gli studenti coraggiosi che hanno dimostrato di essere saliti (il giorno stesso o successivamente) sull’ascensore della Mole. In serata una cena anti-superstizione al Dorian Gray Bistrot di Novi ligure; al Ristorante Shooters di Roma, la conferenza "Ruota della sfortuna e conferenza sui meccanismi psicologici della superstizione" di Marco Petri. Nate nel 2009, le Giornate Anti-Superstizione cadono in occasione di ogni venerdì 17 con l’obiettivo di comunicare al grande pubblico, in modo ironico e sdrammatizzante, quello che per gli esperti è un dato di fatto: "Essere superstiziosi porta male. Nel senso che - spiega Elisa Tealdi, del coordinamento gruppi locali Cicap - modificare i nostri comportamenti può provocare danni sia all’individuo sia alla società. Quando qualcuno crede che un oggetto, una persona, una frase o un comportamento abbiano il potere di portare sfortuna non fa che condizionarsi, e così, ritenendosi sfortunato, altera inconsapevolmente il suo comportamento e finisce per provocare gli eventi sfortunati che tanto lo spaventano". E una studentessa perugina sfata una volta per tutte la diceria: "In cinque anni di liceo l’unica sufficienza a scienze indovinate quando l’ho presa? Era proprio di venerdì 17!".

Silvia Angelici