
Il sindaco Stoppini in collegamento con l’omologo di Betlemme
La bandiera della Palestina esposta sulla facciata del palazzo comunale che ospita la sede dell’assessorato a Onu e Sostegno alle Nazioni Unite e una videochiamata del sindaco, Valter Stoppini con il primo cittadino di Betlemme, Maher Nicola Canawati. I due sindaci – Assisi e Betlemme sono gemellate dal 1989 - hanno fatto il punto della situazione e assunto impegni reciproci per lanciare insieme al mondo un grido di pace, costruendo azioni concrete per favorire la cooperazione internazionale e un processo di pacificazione.
"Assisi intende testimoniare concretamente il proprio impegno a favore di pace e dialogo: siamo pronti a venire a Betlemme e a organizzare con voi quanto occorre per scuotere le coscienze della comunità internazionale e portare sollievo alla popolazione – ha detto Stoppini -. Le nostre città, per la loro storia, possono parlare insieme al mondo e ai potenti della terra, invitandoli a far prevalere ragione e vita, su odio e distruzione".
"Qui è sempre più difficile – ha raccontato Canawati – siamo circondati, l’economia è crollata, c’è acqua per coprire soltanto un ottavo dei bisogni della popolazione, la nostra gente scappa per cercare un futuro migliore. Non riceviamo aiuti e finanziamenti, è tutto bloccato. Il turismo era l’80% della nostra economia, ora qui non viene più nessuno, ma è importante far sapere al mondo che a Betlemme si può arrivare e che qui nessuno è mai stato ferito".
Hanno parteciapto all’incontro il vicesindaco Veronica Cavallucci, gli assessori Donatella Casciarri e Francesca Corazzi, la presidente del consiglio comunale, Annalisa Rossi, i consiglieri comunali Paolo Mirti e Adil Zoin. I due sindaci si sono quindi accordati per programmare l’arrivo a Betlemme di una delegazione del Comune di Assisi e l’organizzazione di una serie di azioni utili a contribuire alla pace e a sostenere la popolazione locale.