MAURIZIO BAGLIONI
Cronaca

Da Assisi si leva l’appello per la pace nel mondo

Le parole del sindaco Stoppini dutante la tradizionale Festa del Voto che, quest’anno, è coincisa con il Corpus Domini. "I potenti si ravvedano".

La Festa del Voto si celebra. in ricordo della liberazione, per intercessione di Santa Chiara, del monastero di san Damiano e di tutta la città di Assisi dalle minacce delle truppe saracene

La Festa del Voto si celebra. in ricordo della liberazione, per intercessione di Santa Chiara, del monastero di san Damiano e di tutta la città di Assisi dalle minacce delle truppe saracene

Festa del Voto, quest’anno in concomitanza con il Corpus Domini, nel segno dell’appello alla pace e della preghiera e dell’impegno per un cambiamento di rotta in un mondo precipitato nelle guerre. Festa del Voto, in ricordo della liberazione, per intercessione di Santa Chiara, del monastero di san Damiano e di tutta la città di Assisi dalle minacce delle truppe saracene grazie alla preghiera, che ha visto ampia partecipazione ai vari momenti, sia del mattino presto che della sera. In particolare al corteo partito dalla Cattedrale di San Rufino, guidato dal vescovo Domenico Sorrentino, che in piazza del Comune si è incontrato con l’amministrazione comunale cittadina e dove, Annalisa Rossi, presidente del Consiglio municipale ha letto l’ordinanza del 26 maggio 1644 con la quale la festa è stata istituita e per il 22 giugno. "Santa Chiara e la Festa del Voto sono più attuali che mai: ci dicono che speranza e diplomazia sono gli strumenti più giusti per realizzare la pace" ha detto il sindaco Valter Stoppini. "I potenti si ravvedano – ha aggiunto Stoppini –. Si fermino le armi e la violenza. Da Assisi si sollevi verso il mondo un forte appello di pace. Tutti noi abbiamo la responsabilità di costruire la pace nel profondo, giorno per giorno, nei rapporti con gli altri, rifiutando odio, razzismo, divisioni e coltivando i valori della solidarietà, della fratellanza, del dialogo, della dignità umana. Ogni gesto conta. La pace si costruisce anche così". Poi la processione, con la partecipazione dell’ente Calendimaggio, l’esortazione del vescovo e il saluto del Ministro provinciale dei Frati minori dell’Umbria. Maurizio Baglioni