Furti e spaccate nei negozi In Umbria in tre casi su quattro i malviventi la fanno franca

Lo studio della Cgia di Mestre: in proporzione meno episodi rispetto alla media nazionale. Ma spesso non si riesce ad individuare il colpevole. Confcommercio: "Problema complesso" .

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Furti e spaccate nei negozi In Umbria in tre casi su quattro i malviventi la fanno franca

"La questione sicurezza va affrontata sotto vari punti di vista. La repressione da sola non basta. Servono azioni a più voci per ripopolare i territori e non lasciare i negozi come unico presidio del quartiere". A parlare è Giorgio Mencaroni, presidente della Confcommercio dell’Umbria, che analizzando i recenti dati della Cgia di Mestre su elaborazione Istat e riflettendo sugli ultimi casi di furto ai danni di alcune attività commerciali, lancia qualche proposta a nome della categoria. In Umbria - dice l’indagine- il numero di furti a negozi e botteghe è, in proporzione, inferiore alla media del resto del paese ma in tre casi su quattro non si scopre l’autore.

"Un fenomeno non nuovo. I commercianti - prosegue Mencaroni - sono sottoposti ad una pressione non da poco. Noi facemmo una campagna e deliberammo di dare un contributo per installare sistemi di allarme e videosorveglianza e stanziammo aiuti a chi aveva avuto danni. Dal punto di vista dei controlli, Confcommercio ha una collaborazione costante con le forze dell’ordine che garantiscono la massima attenzione, anche se non si può pretendere una pattuglia su ogni angolo. Quello che preoccupa, guardando gli ultimi casi, è la facilità con cui i malviventi agiscono. Ecco perché è necessario rivedere l’assetto delle città. A breve, Perugia sarà sede di un convegno nazionale della Confcommercio proprio sul tema delle smart city e sulla necessità di ridare anima e funzioni ai territori".

Tornando ai numeri, in Umbria sono stati denunciati 676 episodi di furto, 78,4 ogni 100 mila abitanti; un dato inferiore alla media nazionale (96,1). L’altro aspetto che emerge però è che nel 73,8% dei casi i malviventi riescono a farla franca.

Silvia Angelici