
Dopo la grande festa del 15 maggio, oggi tocca ai Ceri Mezzani: un altro tassello importantissmo della tradizione eugubina
Dopo la travolgente festa del 15 maggio, Gubbio è pronta per assaporare anche la Festa dei Ceri Mezzani, in cui sono i giovani ad essere protagonisti a tutto tondo. Quest’anno anche con una settimana in più di attesa – la partenza di tappa del Giro d’Italia ha fatto invertire la data dei Mezzani con quella del Palio della Balestra – che non ha minimamente attenuato, anzi ha rinvigorito la passione dei ceraioli del futuro.
A partire dalle figure di riferimento della giornata, come capitani, alfiere e trombettiere: il primo capitano sarà Diego Biccheri (già alfiere nel 2024), mentre il secondo sarà Giovanni Angeloni; ad anticipare l’arrivo dei Ceri con il suo squillo sarà il trombettiere Alessandro Mercorella, l’alfiere invece sarà Nicola Paciotti. I tre capodieci, eletti nel corso dell’inverno, saranno invece Pietro Ragnacci con capocetta Riccardo Lilli per Sant’Ubaldo, Martino Mosca con capocetta Corrado Martini per San Giorgio e Francesco Sannipoli con capocetta Michele Menichetti per Sant’Antonio. Anche le chiarine, che accompagnano la cerimonia dell’Alzata in Piazza Grande, sono composte da giovani.
Per quanto riguarda il programma si seguirà quello del 15 maggio, pur con orari diversi nel corso della mattinata: alle 6.30 la "sveglia", un’ora dopo la visita al Cimitero Civico, alle 8.30 la messa per poi far partire la sfilata alle 10 in modo da arrivare alle 11 con l’Alzata in Piazza Grande. Come per la Festa dei Ceri, alle 18 partirà la Corsa dalla “Calata dei Neri“, che si concluderà alle 20 con l’arrivo in Basilica e la discesa dei Santi.
Emozioni e tradizioni che si susseguono da secoli: è sempre bene ricordare, infatti, che quella dei “Mezzani“ è una festa secolare, che affonda le proprie radici già a fine 1800: ci sono molteplici documenti - uno studio inglese, lamentele di Vescovi e tanti altri - che testimoniano come questa festa sia sempre stata importante e sentita soprattutto dalle generazioni dei giovani, che proseguono, con la loro energia e vitalità rinnovata, le tradizioni che, seppur ridotte nelle misure, puntano comunque ad onorare il Santo Patrono Ubaldo, nel rispetto dei valori e delle virtù che la Festa dei Ceri promuove da sempre: condivisione, amicizia e amore per il patrono.
Federico Minelli