REDAZIONE UMBRIA

Ferrovie, il raddoppio frena Slitta la velocizzazione della tratta Orte-Falconara

Opera determinante per il territorio. I tempi per realizzarla coi fondi del Pnrr però sono troppo brevi: da Roma si parla di possibili ritardi di 3 anni nei lavori.

Ferrovie, il raddoppio frena Slitta la velocizzazione della tratta Orte-Falconara

Sembra ormai appurato che la realizzazione del raddoppio, la velocizzazione e la messa in sicurezza della tratta ferroviaria Orte Falconara non avverrà entro il 2026: troppo brevi i tempi per realizzare quell’opera con i fondi del Pnrr. E secondo alcune indiscrezioni che arrivano da Roma, la sua realizzazione potrebbe slittare di tre anni. Nel Pnrr va ricordato che sono stati stanziati 510 milioni quale primo finanziamento per l’Alta velocità regionale RomaOrteFalconara. Ma siccome ci si è resi conto di essere in ritardo su alcune opere, il Governo avrebbe inserito il raddoppio di questa tratta tra le opere che sicuramente non potranno essere realizzate entro il 2026, anno di scadenza del Pnrr: si tratta di un intervento complesso che prevede anche la realizzazione di sei gallerie. E l’operazione in corso sarebbe quella di spostare, col consenso di Bruxelles, la realizzazione di tali infrastrutture sui Fondi di coesione Ue,utilizzabili invece essere utilizzati fino al 2029. Occorre ricordare quanto per l’Umbria questo raddoppio sarebbe determinante perché, oltre a collegare alta velocità le città nelle tratte consentite, velocizza il raggiungimento della Capitale dalle Marche verso Roma e da Roma verso l’Adriatico consentendo anche alle merci di transitare più agevolmente verso il Nord del Paese. Ad esempio le acciaierie di Terni, con la piastra logistica potrebbe essere più competitive e raggiungere in poche ore i mercati del Nord Europa. Si tratta di un progetto di 22 chilometri di cui 19 in doppia canna in base alla attuali norme di sicurezza il cui progetto iniziale, risalente ad oltre dieci anni fa, prevedeva una spesa di 559 milioni di euro ma che, in considerazione del tempo inutilmente trascorso e delle regole di sicurezza molto più stringenti, lieviterà sensibilmente. E’ un’opera colossale che in quella tratta montuosa supera oggi un dislivello notevole con una pendenza attuale del 22 per i mille che scenderà al 12, evitando le gole di Giuncano. Donatella Porz, consigliere regionale (Azione-Misto), aveva presentato una mozione in Aula sul tema e dopo la risposta della governatrice ha così commentato: "Sembra paradossale che mentre l’Umbria rischia di perdere risorse per un’opera così importante, la presidente dica che la Regione si farà trovare pronta, qualora ce ne fosse l’occasione, per intercettare eventuali risorse del Pnrr".