Il toccante racconto a cuore aperto dell’attrice Francesca Testasecca, folignate, ex Miss Italia, che nel salotto televisivo di Caterina Balivo, a ‘’La volta buona’’ su Rai Uno, ha ricordato con dolore i tempi in cui a scuola - sia alle medie che alle superiori - veniva bullizzata, ha suscitato sdegno e raccolto la solidarietà dell’Associazione “Nel nome del rispetto“, che della lotta al bullismo fa da sempre uno dei suoi terreni di battaglia. E proprio a questa associazione, umbra di nascita ma attiva in tutta Italia da quasi un decennio, che si deve la recente nascita della Giornata Nazionale del Rispetto, (si celebra ogni anno il 20 gennaio ndr) dedicata al giovane Willy Monteiro, ucciso mentre difendeva un amico. "La testimonianza di Francesca Testasecca, unitamente ai troppi drammatici episodi della cronaca recente – ha commentato Maria Cristina Zenobi, presidente dell’associazione “Nel nome del rispetto“ – ci conferma la necessità e l’urgenza di lavorare, soprattutto con le nuove generazioni, per l’affermazione del concetto di rispetto".
Francesca Testasecca, nel ricordare gli anni delle medie, aveva detto tra l’altro: "A quell’età dimostravo più dell’età che avevo ed ero diversa dalle altre compagne. Nei bagni della scuola di me scrivevano qualunque cosa, erano le altre. Improvvisamente mi sono trovata esclusa, non mi parlava più nessuno. Questo mi faceva sentire inadeguata e sbagliata". Una sofferenza analoga a quella che vivono tanti ragazzi nel rapporto con i coetanei. "Per questo la nostra associazione – ha aggiunto Zenobi – lavora con progetti mirati nelle scuole di tutta Italia e negli istituti di reclusione minorili. Nell’ambito della legge sul bullismo e cyberbullismo, la n.70 del 17 maggio 2024, è stata istituita la Giornata del Rispetto, che l’associazione che presiedo, con al fianco la vicepresidente Cristina Virili, ha concepito e voluto con forza. Vogliamo coinvolgere scuole, famiglie e istituzioni nella comprensione e affermazione del principio del rispetto con progetti e concorsi tesi a sensibilizzare contro gli atti di violenza e prevaricazione, fenomeno in aumento soprattutto tra i giovani".