Palazzi “fantasma“ e ruderi di ferro e cemento spesso deturpano l’immagine di Perugia. Il fenomeno viene denunciato da tempo, ma purtroppo non ci sono progetti per ridare dignità ai contenitori dismessi (pubblici o privati che siano) e la città si impoverisce. La lista degli immobili, dei negozi e degli uffici disabitati è lunga. Basti pensare all’ex Inpdap a Largo Cacciatori delle Alpi, poco vicino c’è l’ex Cinema Lilli, e sempre in zona, le segreterie universitarie della Pallotta. In via Pellas fa paura solo a guardarlo lo stabile dove spesso albergano sbandati e senza tetto, per non parlare delle “bonifiche“ ancora in corso a Fontivegge. Rimanendo in tema, Perugia Social City denuncia il caso dell’ex Mattatoio di via Palermo. Una storia, quella del recupero da parte dell’azienda Sagu di Roma, che inizia nel 2015 con l’ok della Giunta comunale per poi stopparsi e riprendere a singhiozzo nel 2018. "Essendo il progetto accantonato per cinque anni – spiega Gianpiero Tamburi - fu necessario ridimensionarlo apportando diverse modifiche. Queste modifiche si riferivano al passaggio dai 28mila metri cubi del progetto iniziale ai 20mila di quello nuovo, prevedendo la costruzione di 2 edifici, un centro commerciale. Il problema che ci riguarda da vicino come cittadini è quel vuoto causato dalla mancata costruzione del secondo edificio destinato ad appartamenti ed uffici come, del resto, era contemplato nella determina del Comune di Perugia. In definitiva - prosegue Perugia Social City - si sta parlando dell’ampio spazio ad est del centro commerciale, (delimitato ad ovest dall’Oasi, ad est dal piazzale degli uffici della Provincia, a sud da via Palermo e a nord da via Borghetto di Prepo) riservato appunto a quegli ipotetici volumi e lasciato da troppo tempo in uno stato pietoso e assolutamente non consono al decoro e all’igiene che una situazione rispettosa, per chi vi abita e vi lavora, richiederebbe. L’intero terreno è incolto, versa in uno stato di incuria e di abbandono, la vegetazione rimasta è una giungla, condizione pericolosa per la salute della comunità, visto il proliferare dei topi i quali, qualche volta, sono anche stati visti attraversare via Palermo. Domanda: a quando il completamento del progetto, per una città più decorosa, vivibile e al passo con i tempi?".
Silvia Angelici