REDAZIONE UMBRIA

Eventi ai Giardini del Frontone La protesta dei residenti

"Prima la kermesse del cioccolato, poi il festival della musica pop. Un assalto al quartiere che quotidianamente si trova alle prese con un traffico sostenuto e le difficoltà di parcheggio".

Eventi ai Giardini del Frontone La protesta dei residenti

PERUGIA - Riuscire a far convivere i grandi eventi con le esigenze dei residenti non è mai facile. A dimostrarlo spesso le lamentele dei residenti. Ai quali, per dovere di cronaca è giusto dare voce. A chiedere conto all’amministrazione dell’uso (definito dagli stessi improprio) degli spazi dei Giardini del Frontone Perla Montanucci, che fa da eco alle rimostranze di altri lettori. "Perseverare nello sfruttamento dei Giardini del Frontone, a solo scopo commerciale – scrive in una mail inviata al giornale –, è più che diabolico. Già l’affronto Eurochocolate per due anni, non era bastato. L’appena terminata “Umbria che spacca” è un altro colpo di grazia. Perchè? Borgo XX Giugno è una via giornalmente afflitta dalla mancanza di parcheggio: molte attività commerciali, una Facoltà Universitaria, e un’altra molto vicina (Veterinaria), una scuola dell’infanzia e una scuola primaria, un parcheggio privilegiato dai lavoratori della vie attigue e dai turisti. Perché trovano difficoltà a fermarsi anche le autoambulanze... Quindi spiegateci l’opportunità, di porre divieti su metà via per 15 giorni per una manifestazione che ne dura 4. Ma parliamo dei Giardini del Frontone: un giardino del XV secolo, che è una perla del centro città, con i suoi alberi secolari, il suo anfiteatro e le sue statue del 1700. Come si fa a prevedere manifestazioni che richiamano migliaia di persone in un luogo che, evidentemente è troppo piccolo? Con Eurochocolate è invaso dagli stand tanto da essere irriconoscibile, con “l’Umbria che spacca” il palco occupa più della metà del piazzale del giardino. Oltre la mancanza di opportunità, perché ci occupiamo di investire nel patrimonio architettonico con il progetto “Art Bonus” se poi non ce ne importa nulla dell’inquinamento acustico che tali beni artistici sono costretti a subire con tutti i decibel che vengono sparati? Perché tremavano i vetri delle abitazioni poco distanti... E la sporcizia? Era (e la foto lo testimonia) ovunque, e siamo certi che quella all’interno delle aiuole rimarrà, vista l’incuria che subiscono ormai da anni. Per non parlare delle scorribande di auto e furgoni all’interno del parco...".