
Più militari a Perugia (foto Ansa)
Perugia, 7 marzo 2024 – Potenziare i controlli integrati del territorio: è quanto sollecitato dal recente Comitato per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto Armando Gradone. Integrazione che interessa tanto le forze dell’ordine che le polizie locali, ma anche l’Esercito. Che in Umbria, da tempo, presidia i siti sensibili della regione. A partire da Assisi con le sue basiliche. E la presenza di militari impegnati sul territorio è destinata ad aumentare, se si considera che dall’inizio del mese di marzo, a questo obiettivo sono stati destinati altri 17 militari oltre ai 15 già impiegati. L’incremento è stato oggetto dell’incontro, coordinato dal colonnello Stefano Silvestrini, comandante territoriale per l’Esercito in Umbria, tra il prefetto Gradone e il colonnello Francesco Randacio, comandante del Raggruppamento Emilia Romagna, Toscana e Umbria nell’ambito dell’operazione di “homeland security“, conosciuta come “Strade Sicure“.
Se i 15 militari che sono impiegati sul territorio e in particolare al controllo delle basiliche francescane di Assisi e Santa Maria degli Angeli, gli ulteriori 17 uomini saranno utilizzati "per l’espletamento dei compiti previsti dall’operazione" e, di fatto, a disposizione del prefetto Gradone che ne potrà stabilire l’impiego in base alle necessità. I militari dell’Esercito con la loro presenza, ormai da diversi anni, hanno apportato un prezioso contributo all’attività di prevenzione e controllo del territorio mediante le attività di pattugliamento e di presidio fisso, evidenziando l’azione coordinata e la stretta sinergia con le forze di polizia per garantire la sicurezza dei cittadini. Un contributo che, in questo modo, si rinnova e si rafforza ulteriormente.
Proprio dall’ultimo Comitato per l’ordine e la sicurezza, come è noto, l’indicazione è quella di mettere in atto periodi interventi straordinari di presidio del territorio, sulla scorta dell’analisi puntuale dell’evoluzione della situazione della sicurezza nelle nove zone sociali in cui è suddivisa la provincia. L’obiettivo è quello alzare il livello di prevenzione contro i reati che maggiormente incidono sulla serenità dei cittadini, in particolare furti e rapine, ed eventualmente reprimere i reati con maggiore efficacia grazie a una rete di intervento potenziata.