SOFIA COLETTI
Cronaca

L’arte al Festival dei Due Mondi. Grandi mostre da vedere a Spoleto

Mentre proseguono gli spettacoli, Palazzo Collicola inaugura cinque progetti espositivi. Ampia offerta

L’artista William Kentridge, autore del manifesto di Spoleto68, è protagonista di una mostra a Palazzo Collicola. e del progetto della Fondazione Carla. Fendi

L’artista William Kentridge, autore del manifesto di Spoleto68, è protagonista di una mostra a Palazzo Collicola. e del progetto della Fondazione Carla. Fendi

Anche le arti visive hanno il loro spazio nel rutilante programma del Festival dei Due Mondi. Mentre oggi proseguono le repliche di teatro, opera, danza e teatro musicale, ieri il sipario si è alzato sulle mostre. A partire da quelle di Palazzo Collicola con cinque progetti espositivi da ammirare per tutta l’estate fino al 2 novembre, nell’ambito delle celebrazioni del venticinquesimo anno dalla sua apertura. "In concomitanza con l’inizio del Festival dei Due Mondi, Palazzo Collicola offre ai visitatori un programma ricco di proposte" ha detto il direttore Saverio Verini, al taglio con il sindaco Andrea Sisti e la direttrice del Festival Monique Veaute.

“Pensieri fuggitivi“ è la mostra personale di William Kentridge che porta a Spoleto il linguaggio dirompente di uno dei più acclamati e influenti artisti della scena contemporanea internazionale, autore anche del manifesto di Spoleto68. Un importante spazio viene poi dato alla storia dell’arte del Novecento, con artisti come de Chirico, Fontana, Burri, Manzoni, Schifano, Boetti, De Dominicis, con “Listen to Your Eyes. Opere e letterature artistiche da una collezione privata“ la mostra che raccoglie opere dalla collezione di Primo De Donno di Foligno. La terza mostra è dedicata ai manifesti del Festival dei Due Mondi realizzati dal 1958 a oggi e firmati da grandi artisti contemporanei mentre la fotografia è protagonista di “Corpi d’aria“ con una selezione di scatti di Stefano Cerio acquisiti dal museo grazie all’avviso pubblico “Strategia Fotografia”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. C’è poi la mostra che celebra i 10 anni di attività di Mahler & LeWitt Studios e nella Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo una personale di Gianni Politi.

Ma tutta la città si anima d’arte. William Kentridge è protagonista anche del progetto “The Centre for the Less Good Idea“ della Fondazione Carla Fendi e Mahler & LeWitt Studios con residenze, workshops, eventi – tra cui una lecture di Kentridge – e la mostra “Unhappen Unhappen Unhappen – Pepper’s Ghost Dioramas“ all’Ex-Battistero della Manna d’Oro in Piazza Duomo aperta (fino al 27 luglio) che presenta in anteprima quattro diorami animati, realizzati da Anathi Conjwa, William Kentridge, Micca Manganye e Sabine Theunissen, oltre al video Moments of making di Noah Cohen. Kentridge riceverà anche il Premio Carla Fendi Steam 2025.

Sofia Coletti