
La politica tifernate agostana “scossa“ dall’inserimento dell’Umbria nelle Zes
L’Umbria all’interno della Zes è una grande opportunità per l’Altotevere o nasconde insidie? C’è chi plaude al recente inserimento della regione nella Zona Economica Speciale (unica insieme al Mezzogiorno) e chi invece chiede l’indizione di un tavolo coi sindaci del territorio per evitare che queste misure possano finire per attrarre non solo ‘progetti buoni’. Di certo la notizia ha acceso il dibattito politico agostano anche nel capoluogo tifernate. Da una parte Fratelli d’Italia che parla di "una grande opportunità per l’Umbria, ma per Città di Castello e l’Alta valle del Tevere è ancora più importante visti la vocazione e il tessuto imprenditoriale presenti nel comprensorio". "Città di Castello – secondo Andrea Lignani Marchesani e Francesco Algeri Rignanese – ha l’occasione, con la sua classe imprenditoriale, di riprendersi il ruolo che merita nel contesto economico regionale a patto che la politica compia azioni coerenti e che remino nella stessa direzione contrastando quelle fuori dal tempo tese a frenare lo sviluppo per un mix deleterio tra interessi particolari e presunta ideologia green". Di tutt’altro avviso Rifondazione Comunista dell’Altotevere: "Siamo sinceramente stupiti che questa notizia, anche nel nostro territorio, sia stata accolta da alcune parti come una sorta di successo. In realtà, si tratta di una misura che certifica il declassamento della nostra regione a "zona in difficoltà"", si legge in una nota. "Noi siamo preoccupati. È vero, potrebbero esserci delle opportunità, ma temiamo che le agevolazioni previste dalla Zes — a partire dal credito d’imposta — finiscano per attrarre non solo investimenti produttivi realmente radicati nel territorio, ma anche operazioni speculative di vario tipo, come spesso è accaduto in passato in altre aree dichiarate depresse".
A tal proposito Rifondazione si rivolge ai sindaci del territorio, "affinché si apra subito un confronto serio e partecipato con le parti sociali e le comunità locali. L’obiettivo deve essere quello di rilanciare davvero l’economia dell’Alto Tevere: con lavoro stabile, investimenti utili, tutela dei diritti, infrastrutture adeguate e prospettive concrete per i giovani". Con l’inserimento dell’Umbria nelle Zes scatteranno misure in termini di crediti d’imposta per l’acquisto di beni strumentali, terreni e immobili con incentivi fiscali che variano a seconda della dimensione aziendale, previsti anche sgravi fiscali e contributivi, semplificazioni burocratiche e incentivi per l’export.
Cristina Crisci