Perugia
Il boom dei nuovi corsi, il trend in costante crescita degli iscritti, la volontà di allargare sempre più gli orizzonti: verso la ricerca scientifica, i paesi esteri, i convegni internazionali, le collaborazioni d’autore. E’ un momento d’oro per l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci“ che, a poco più di un anno dalla statizzazione, ha inaugurato ieri l’anno accademico ’23-’24 in un affollatissimo Auditorium San Francesco al Prato.
Progetti, novità e ambizioni sono stati raccontati dalla direttrice Tiziana D’Acchille e dal presidente Mario Rampini sull’onda di un riconoscimento d’eccezione arrivato dai ministri di Università e Economia che consacra la Vannucci tra le quattro Accademie più importanti d’Italia, quelle di fascia superiore insieme a Genova, Roma e Milano. E’ ovvio che tutte le attività saranno mirate a conservare questo primato.
Le collaborazioni. Sul palco dell’Auditorium parlano le istituzioni con l’onorevole Alessandra Gallone, consigliere delegato del ministro dell’Università Bernini (da remoto), Erika Borghesi per la Provincia, l’assessore al bilancio Cristina Bertinelli per il Comune. Spetta al direttore Costantino D’Orazio svelare il progetto con la Galleria Nazionale dell’Umbria. "Senza Accademia, la Galleria non sarebbe mai esistita e siamo già al lavoro per tornare all’origine: gli studenti della Vannucci potranno di nuovo disegnare tra i gioielli del museo". E in estate, nell’ambito de “La sottile linea d’Umbria“ che unirà i 14 siti museali diretti da D’Orazio, "Villa del Colle del Cardinale sarà a disposizione dell’Accademia con gli studenti invitati a realizzare interventi d’arte contemporanea".
Le novità. "Sono tante – spiega la direttrice D’Acchille –. L’offerta formativa si è rinnovata e arricchita con l’attivazione di numerosi corsi di diploma di primo e secondo livello". Su tutti il corso di Graphic Design, poi quello di Illustrazione e linguaggi del fumetto e il corso di Cinema. "La novità per il prossimo anno – prosegue – è il corso biennale di Fashion design per la maglieria, già approvato dal Ministero". In attesa che siano equiparati ai corsi di laurea, la direttrice ricorda il "trend di iscritti ancora in aumento, a fronte di una selezione più stringente e con un numero sempre maggiore di italiani fra le matricole, mai così tante". Si guarda però anche all’estero, agli studenti di Cina, Corea, India, Giappone, America Latina e per questo verranno potenziate tutte le attività di studio e ricerca. D’Acchille annuncia "un importantissimo convegno sulla didattica dell’arte in Europa e a livello internazionale" e ricorda "il riallestimento della Gipsoteca per garantire un’importante fruizione con la rotazione del patrimonio e l’ospitalità di nuove mostre".
I progetti. Sono due gli aspetti evidenziati dal presidente Rampini. "Il primo è l’istituzione dei dottorati di ricerca, sbloccati dal ministero: un elemento qualificante che avvicinerà le Accademie a un livello universitario". E poi c’è il completamento dei lavori di ristrutturazione dell’ala ovest del chiostro. "I finanziamenti ci sono ma tutto è stato rallentato dalla burocrazia. Con l’aiuto della Provincia, speriamo di bandire la gara ad aprile e iniziare i lavori prima dell’estate. Ci servono nuove aule, abbiamo 185 matricole".
Gli Accademici. L’inaugurazione si è chiusa con la cerimonia per i quattro nuovi Accademici d’onore (nella foto sopra): Giulia Napoleone, una delle massime artiste viventi della grafica (presentata da Gabriella Pace); Elio Pecora, poeta e intellettuale raffinato (presentato da Bruno Corà); Gabriele Simongini, critico d’arte (presentato da Marco Nocca) e Gianfranco Binazzi, archeologo dell’Università cittadina (presentato da Giorgio Bonamente). Ognuno ha raccontato la propria attività, i rapporti con altri artisti, l’esperienza con le Accademie, i legami con Perugia e l’Umbria.