Avevano cocaina in auto, hashish in casa e contanti: la Polizia ha arrestato tre persone, tra cui una donna incensurata che aveva nell’armadio, tra i vestiti, tre panetti di hashish. L’operazione è avvenuta nei giorni scorsi nell’ambito di un servizio di polizia giudiziaria con gli agenti del commissariato di polizia che hanno arrestato tre persone: due cittadini di origine tunisina rispettivamente di 46 e 42 anni, entrambi gravati da precedenti e una cittadina italiana di 32 anni, incensurata.
L’arresto è scattato nel corso di un servizio di osservazione nel centro di Città di Castello quando gli agenti hanno notato un veicolo, con a bordo i due e la donna, aggirarsi "con fare sospetto in prossimità di piazza Gabriotti. A quel punto la Polizia li ha seguiti a distanza e, non appena possibile, il veicolo è stato fermato e sottoposto a perquisizione insieme ai tre occupanti. Nascosto all’interno della tasca dei pantaloni del 46enne, i poliziotti hanno rinvenuto un involucro di cellophane termosaldato contenente della sostanza in polvere, che poi risulterà essere cocaina e 210 euro in contanti, considerati provento dell’attività di spaccio.
La perquisizione, visto il primo ritrovamento, è stata poi ovviamente estesa al veicolo, dove è stato ritrovato, nascosto, del materiale per il confezionamento della droga. A quel punto sono scattate ulteriori verifiche, anche nell’abitazione degli altri due.
A casa della donna, nascosti all’interno di un armadio, gli agenti hanno ritrovato e sequestrato tre panetti di sostanza stupefacente del tipo "hashish", quattro involucri di cellophane della medesima sostanza e un bilancino di precisione. Per questi motivi le tre persone sono state accompagnate negli uffici del Commissariato per le attività di rito, al termine delle quali sono stati tratti in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Su disposizione del pubblico ministero i due uomini sono stati trasferiti nella casa circondariale di Perugia – Capanne; per la donna, invece, sono stati disposti gli arresti domiciliari nella sua abitazione, dove resta a disposizione dell’autorità giudiziaria. La polizia prosegue intanto le indagini per ricostruire la rete di clienti che faceva riferimento ai tre pusher.