REDAZIONE UMBRIA

Disturbi della nutrizione: "Raddoppiati i casi negli ultimi anni"

Il punto del professor Augusto Pasini, direttore del Dipartimento di Salute mentale e di Neuropsichiatria infantile dell’Usl Umbria2 "Aumento testimoniato dagli accessi nei pronto soccorso ospedalieri".

Il punto del professor Augusto Pasini, direttore del Dipartimento di Salute mentale e di Neuropsichiatria infantile dell’Usl Umbria2 "Aumento testimoniato dagli accessi nei pronto soccorso ospedalieri".

Il punto del professor Augusto Pasini, direttore del Dipartimento di Salute mentale e di Neuropsichiatria infantile dell’Usl Umbria2 "Aumento testimoniato dagli accessi nei pronto soccorso ospedalieri".

Raddoppiati negli ultimi anni i casi di disturbo del comportamento alimentare, che sono nell’ordine di centinaia nell’area di riferimento dell’Usl Umbria 2, comprendente la provincia ternana e il territorio spoletino-folignate. Particolarmente preoccupante l’aumento dei casi tra giovani e giovanissimi, con le prime manifestazioni del fenomeno già in fase pre-adolescienziale. A fare il punto della situazione di una patologia, perché di questo si tratta, che fa registrare numeri purtroppo in continua crescita è il professor Augusto Pasini, diretore del Dipartimento di salute mentale e di Neuropsichiatria infantile e dell’età evolutiva.

"I disturbi del comportamento alimentare oggi si chiamano della nutrizione e dell’alimentazione e rientano nel vasto campo dei disturbi mentali – spiega il professor Pasini –. Possono assumere diverse forme, sono più conosciuti quelli di tipo restrittivo come l’anoressia nervosa, oppure di alimentazione aumentata come la bulimia e l’obesità di natura psicogena. Nella storia della medicina e della psicopatologia tali disturbi compaiono da diverso tempo, direi da secoli, ma oggi sono più conosciuti perché i nuovi casi diagosticati ogni anno sono enormemente aumentati in tutte le età della vita. Preoccupante, in particolare il loro aumento nella fascia da 0 a 18 anni.

Quando possono manifestarsi tali disturbi, c’è un’età in cui si presentano con più frequenza rispetto ad altre?

"Sicuramente vanno affrontati il più precocemente possibile. Possono comparire fin da bambini o come sintomi di patologie associate, ad esempio nel disturbo dello spettri autustico possiamo osservare in una certa percentuale di casi una selettività nell’assunzione di cibo, ad esempio solo alimenti liquidi. Oppure un eccesso di alimentazione come quello che possiamo osservare nel disturbo bipolare all’esordio nell’età evolutiva. Possono anche insorgere in maniera autonoma nella preadolescenza, tra 10 e 11 anni".

E’ possibile individuare delle cause per cui tali disturbi si manifestano?

"Ci sono sempre problematiche di tipo psicologico, che possono rientrare anche nelle patologie tiroidee e metaboliche più in generale. Elementi psicologici collegati principalmente con disfunzioni nella comunicazione all’interno della famiglia oppure come reazione ad esperienze sfavorevoli vissute in età infantile"

Cosa comportano i disturbi della nutrizione?

"La psicopatologia dei disturbi dell’alimetazione va dall’alterazione della percezione dell’immagine di se nei casi gravi, è il classico caso in cui ci si vede grassi quando in realtà si è magri per esempo, alla tendenza a isolarsi e a perpetuare una condotta alimentare incongrua rispetto alle esigenze fisiologiche. Tali disturbi si riscontrano anche negli adulti che eccedono nell’attività fisica, svolta in maniera spropositata e comunque oltre il limite fiosologico, nella convinzione di bruciuare le calorie introdotte nell’organismo con l’assunzione dei cibi.

Qual è la tendenza del fenomeno negli ultimi anni, dalla pandemia in poi?

"L’aumento dei casi può essere considerato tra il sesanta e il cento per cento, lo testimoniano gli accessi ai pronto soccorso degli ospedali e le richieste ambulatoriali. L’incremento è netto, negli ultimi anni i casi sono praticamente raddoppiati. Oggi quelli che si riferiscono al territorio dell’Usl2 sono nell’ordine di centinaia. Nel periodo della pandemia sul cibo si sono riversate gran parte delle ansie e dei timori del contesto in cui si viveva, facendo registrare un picco anche ulteriore: i reparti di pediatria erano occupati da moltissimi casi di bambini e giovanissimi".

Qual è la distribuzione tra i sessi?

"L’anoressia nervosa, che pur sta aumentando tra i maschi, resta in gran parte una problematica del sesso femminile. Negli altri disturbi la distribuzione tra i sessi è decisamente più omogenea"

Come s’interviene?

"L’approccio terapeutico e multidisciplinare e soprattutto nei casi più gravi intervengonoanche nutrizionista, dietelogo e internista.

Stefano Cinaglia