
"In Umbria nel Tribunale minorile sono aperte circa 700 procedure che potrebbero prevedere la nomina dei curatori speciali dei minori, figure che dopo la Riforma del diritto di famiglia stanno assumendo oltre alla funzione processuale anche un ruolo tutoriale. La maggior parte di questi casi non riguardano episodi di violenza ai danni dei giovanissimi, ma comunque si tratta di situazioni di fragilità, di famiglie in frantumi dove a farne le spese sono i più piccoli o, al contrario, ci si trova davanti a genitori che non sanno gestire i figli soprattutto in questa fase post pandemica in cui sono esplose situazioni accentuate dalla convivenza forzata".
A fare il punto sul complesso mondo minorile e sui diritti spesso violati dei soggetti più vulnerabili della società, l’avvocato Lorella Mercanti, presidente di Mixtim Aps, l’associazione di legali, assistenti sociali, educatori, psicologi e pediatri al servizio della mediazione familiare. In questi giorni Mixtim sta portando a termine il corso di formazione per curatore speciale, in collaborazione con l’Ordine degli avvocati di Perugia e con l’Ordine degli assistenti sociali dell’Umbria che ha visto anche la partecipazione di magistrati. Come mai si da risalto a questa figura? "Il curatore con la riforma del diritto di famiglia che sta entrando in vigore gradualmente e che porterà ad un unico Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie avrà un ruolo chiave. Da giugno - spiega Mercanti - sono stati modificati gli articoli 78 e 80 del codice di procedura civile, nonché l’articolo 403 del codice civile che cambiano la figura del curatore speciale e gli interventi del servizio sociale nei casi in cui i minori siano esposti a grave pregiudizio e pericolo d’incolumità psicofisica". Il curatore viene nominato dal giudice quando c’è conflittualità. In Umbria il quadro è trasversale. I casi riguardano famiglie di tutti i ceti sociali e di varie nazionalità, dal bambino in fin di vita al Meyer, alla ragazzina plagiata dalla mamma. "Se c’è maltrattamento o i genitori non sono in grado di occuparsi dei figli - avverte Mercanti - il minore può essere collocato in comunità o disposto l’affido a tempo limitato: decisioni non facili da prendere. Ecco perché servono figure competenti e soprattutto pronte ad ascoltare i piccoli assistiti".
Silvia Angelici