REDAZIONE UMBRIA

Di Loreto va al ’misto’: "Dimettiti"

Il neo consigliere comunale Daniele di Loreto abbandona Proposta civica per aderire al gruppo misto, scatenando richieste di dimissioni da parte del movimento di Roberta Palazzetti. Quest'ultima chiede un passo indietro per garantire una rappresentanza adeguata in Consiglio comunale.

Di Loreto va al ’misto’: "Dimettiti"

ORVIETO Un divorzio che era nell’aria e che ora è stato sancito. E’ quello tra Daniele di Loreto, neo consigliere comunale eletto tra le fila di Proposta civica e Roberta Palazzetti (foto), candidata sindaco per il movimento che, rifiutando l’apparentamento al secondo turno con l’esponente del Pd Stefano Biagioli, ha fortemente favorito la riconferma del centrodestra. Di Loreto, ex presidente della Fondazione Faina e responsabile delle relazioni esterne della sede di Roma delle Generali, ha deciso di aderire al gruppo misto nell’assemblea cittadina, abbandonando Proposta civica. Il movimento di Roberta Palazzetti adesso ne chiede anche le dimissioni da consigliere comunale, dopo aver fatto pressioni in tal senso da settimane in maniera informale. Dimissioni che il diretto interessato non ha alcuna intenzione di rassegnare. "Tutti coloro che hanno aderito supportando la candidatura di Roberta Palazzetti non sono meri finanziatori di campagne elettorali personali-recita un comunicato del movimento - bensì persone che vogliono proseguire il percorso intrapreso, a prescindere dal fatto di non essere stati eletti, e che meritano una giusta rappresentanza in Consiglio comunale. Ognuno di noi rifiuta con forza l’idea che i partiti, le liste civiche, e gli impegni civili siano utilizzati come ’taxi’ per ottenere personali posizionamenti. Individualismi e prese di posizione che non rispettano la maggioranza delle decisioni assunte, contrastano con lo spirito democratico che muove ognuno di noi. Nel rispetto delle istituzioni , dei valori morali ed etici che hanno animato il gruppo di lavoro, chiediamo a Daniele Di Loreto di fare un passo indietro e di lasciare la massima assise cittadina, anche per consentire al consigliere in surroga di rappresentare, non solo noi candidati consiglieri non eletti, ma tutti coloro che ci hanno votati sotto l’egida di Proposta civica".

Cla.Lat.