Detenuto prende a morsi due agenti

Detenuto a Terni aggredisce agenti penitenziari a morsi, generando preoccupazione nel sistema carcerario nazionale. Il Sappe chiede intervento urgente e misure più severe.

Detenuto prende a morsi due agenti

Detenuto a Terni aggredisce agenti penitenziari a morsi, generando preoccupazione nel sistema carcerario nazionale. Il Sappe chiede intervento urgente e misure più severe.

TERNI Detenuto nel carcere di Sabbione aggredisce e prende a morsi alcuni agenti della polizia penitenziaria. Lo denuncia il Sappe che parla di "ennesima giornata di follia nella Casa circondariale di Terni". "È stata una aggressione tanto violenta quanto assurda – sottolinea il segretario regionale Fabrizio Bonino – Un detenuto di origini nigeriane ubicato alla Sezione G del carcere del Sabbione si è rifiutato di rientrare in cella perché voleva cambiare Reparto. L’agente di servizio, visto che il ristretto non voleva sentire ragioni, ha chiamato il vicecomandante che si recava immediatamente sul posto con altri due colleghi: mentre parlava con il recluso, però, questi gli si è scagliato contro, mordendolo alla spalla e poi a un polpaccio". I due poliziotti sono finiti al pronto soccorso, non prima di essere riusciti, a fatica, a far rientrare il detenuto in cella. "La vicenda ripropone nuovamente le difficoltà in cui versa il sistema penitenziario nazionale - così il segretario nazionale Donato Capece – . La tensione nelle carceri è palpabile ed è grave che a pagare lo scotto siano i servitori dello Stato: è un’offesa alla Nazione, un gesto vile e da censurare in quanto commesso in stato di detenzione all’interno di un carcere mentre si è soggetto ad un’opera di risocializzazione. L’aggressione di Terni; peraltro, è solo l’ultimo di una serie di episodi che evidenziano la necessità di un intervento urgente e sistematico per migliorare le condizioni di sicurezza all’interno degli istituti penitenziari". "Il Sappe lancia un appello forte e chiaro alle istituzioni chiedendo l’immediato intervento del Dap e del Ministero della Giustizia. Sottolineiamo la necessità di adottare misure più severe nei confronti dei detenuti violenti, reputando che soggetti come questi non meritino alcun tipo di beneficio", aggiunge Capece.