
Per rafforzare "un’osmosi costante e una condivisione di scelte" con i principali enti di filantropia del territorio, il vicepresidente della...
Per rafforzare "un’osmosi costante e una condivisione di scelte" con i principali enti di filantropia del territorio, il vicepresidente della Regione con delega alla Cultura, Tommaso Bori, ha convocato un incontro a Palazzo Donini (foto) con le fondazioni del territorio. Dopo i saluti della presidente Stefania Proietti, Bori ha rinnovato la volontà di dare seguito a un’alleanza strategica e mirata per promuovere una cultura che segni un cambio di passo per la crescita dell’Umbria. "E lo vogliamo fare – ha detto – attraverso scelte condivise. Le fondazioni sono la vera anima culturale della regione e la loro filantropia è un motore essenziale per lo sviluppo del territorio. Puntiamo a far diventare l’Umbria una sorta di laboratorio culturale".
L’assessore ha quindi presentato un programma di azioni che puntano a rendere il sistema culturale umbro più forte, accessibile e innovativo, invitando le fondazioni a diventare parte attiva del percorso. Questi gli argomenti sul tavolo: Testo unico regionale sulla cultura, ovvero "un’unica cornice normativa – ha spiegato – per dare stabilità e slancio a tutto il settore, dal cinema allo spettacolo dal vivo, dai musei alla cultura popolare. Introdurrà strumenti di programmazione triennale e rafforzerà la collaborazione tra pubblico e privato". E poi l’Art Bonus "come strumento di sostegno economico per raccogliere fondi per la valorizzazione del patrimonio storico e artistico"; Welfare culturale e rigenerazione urbana ("la cultura come uno strumento di inclusione e coesione sociale"). Bori ha poi anticipato alcuni appuntamenti culturali di rilievo che animeranno il territorio: il Centenario Dario Fo nel 2026, UmbriaLibri 2025 – a Perugia e Terni con direzione artistica di Nicola Lagioia con le novità della "Giornata delle Biblioteche Umbre", focus sul fumetto e coinvolgimento di istituti penitenziari e scuole. I rappresentanti delle fondazioni hanno espresso corale apprezzamento per i progetti e gli strumenti presentati, in particolare per la possibilità di programmare le attività su base triennale e per l’impegno a uniformare la normativa con un Testo unico di settore.