"Destinazione impiego". Quando vince l’inclusione. Il lavoro senza frontiere

Un progetto della Fondazione Fulvio Sbrolli per garantire opportunità occupazionali ai giovani con disabilità cognitive, relazionali e psichiche .

"Destinazione impiego". Quando vince l’inclusione. Il lavoro senza frontiere

Un momento della presentazione del progetto

Si chiama “Destinazione impiego“. È il progetto della Fondazione Fulvio Sbrolli "per costruire un ponte tra scuola e mondo del lavoro e favorire l’impiego dei ragazzi con disabilità psico - relazionali". L’iniziativa è stata illustrata nella sede della Fondazione presenti il garante regionale per le disabilità Massimo Rolla, la Camera di Commercio dell’Umbria, Arpal Umbria, il direttore della neuropsichiatria Augusto Pasini, l’ Ufficio scolastico provinciale e l’Assessore alla scuola e alle politiche sociali Viviana Altamura.

Le tappe: "L’11 maggio - fa sapere la presidente della Fondazione Margherita Amadei Sbrolli - avevamo presentato la sottoscrizione dell’accordo con la finalità di promuovere azioni sul territorio regionale al fine di favorire l’inclusione lavorativa dei ragazzi e delle ragazze con disabilità. Era il primo passo, a cui abbiamo dato seguito attraverso interlocuzioni con i vari stakeholders ed istituzioni al fine di dare corpo ad una idea non visionaria ma concreta che inizierà da alcune scuole del territorio ternano per poi, ci auguriamo, estenderlo a tutto il territorio umbro. Così – prosegue la Fondazione - abbiamo presentato il progetto dopo aver coinvolto il Comune di Terni, il Centro di neuropsichiatria infantile di Terni, l’ufficio scolastico territoriale di Terni, le scuole che inizieranno la sperimentazione e cioè il Casagrande, l’Istituto tecnico tecnologico “Allievi -Sangallo“, il Liceo classico artistico “Tacito“ e poi la Camera di commercio dell’Umbria, l’Arpal Umbria, la Confindustria di Terni, la Confartigianato di Terni, la ConfApi di Terni. Il tutto - continua Amadei Sbrolli - avverrà attraverso quattro passaggi: la sottoscrizione di un atto di collaborazione tra la Fondazione e le parti interessate (dopo presa visione e approvazione)per l’avvio ufficiale dei lavori; la costituzione di un comitato tecnico con le associazioni datoriali, le aziende e un rappresentante della Fondazione per creare un punto di convergenza delle forze attive del territorio ternano attraverso interventi di supporto mirati. Proseguiremo con un’azione di sensibilizzazione delle aziende e delle attività che gravitano sul territorio, attraverso convegni, conferenze, tavole rotonde, con il contributo e l’esperienza della Camera di commercio dell’Umbria. Ultimo step: l’individuazione delle aziende, anche quelle che non hanno obbligo di legge ma ne percepiscono il valore etico, che si rendono disponibili a partecipare al progetto individuando e concorrendo a realizzare le misure indispensabili e opportune per l’inserimento dei ragazzi/e nell’azienda. Non sarà un percorso semplice ma contiamo sul contributo di tutti gli addetti".