ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

"Decibel alti? Salviamo la movida". Parla il cotitolare del locale Masà

Foligno, dopo l’ordinanza del Comune che ha imposto la presentazione della valutazione di impatto acustico

"Decibel alti? Salviamo la movida". Parla il cotitolare del  locale Masà

"Decibel alti? Salviamo la movida". Parla il cotitolare del locale Masà

"Non esistono vittime, ma è ovvio che dobbiamo essere tutti consapevoli del valore, anche economico, della movida per la città di Foligno. Un ‘fenomeno’ vero e proprio, affatto scontato. Foligno e Terni sono le due ‘chicche’ umbre nel settore, e vanno protette". A parlare è Marco Pollini, cotitolare del ‘Masà – cocktail pub’ di via Gramsci, il destinatario dell’ordinanza del Comune in relazione alla musica, che ha imposto la presentazione della valutazione di impatto acustico. "La movida è come un’impresa – spiega Pollini – con circa 100 dipendenti e va tutelata e accompagnata nella crescita. Obiettivo di tutti è tutelare e tenere insieme le esigenze dei locali, con quelle dei residenti. Negli anni ci sono stati episodi di intolleranza da ambo le parti, ma è necessario il buonsenso per vivere insieme. D’altronde – aggiunge Pollini – se pensi a Foligno lo colleghi alla Quintana, ai Primi d’Italia e ovviamente alla movida. È piacevole e attira persone da tutta l’Umbria". L’analisi che fa il giovane imprenditore è lucida: "Ciascuno di noi fa il massimo per rendere Foligno una città migliore. Ricordo con favore anche una nostra vicina che ci disse che, nel periodo del Covid, quando eravamo tutti chiusi, lei stessa a passare nella via non si sentisse così sicura. Ricordo infatti che prima della movida, avviata anche ai primi imprenditori che hanno investito con lungimiranza, quella zona non fosse così sicura". Da Pollini anche un cenno alle forze dell’ordine: "Voglio sottolineare la loro gentilezza e la loro professionalità. Poi anche loro hanno i loro problemi di organico ma cercano di fare il possibile per assicurare che la zona sia la più vivibile possibile". Facendo un’analisi sull’andamento della zona: "La movida è molto cambiata. Se negli anni eravamo strutturati come una ‘rambla’, ora ciascuno punta sul servizio e sulla qualità. E il livello si è alzato tanto da fare scuola in tutta l’Umbria. Questo assestamento, dovuto anche ai prezzi, ha inevitabilmente portato a quello che si percepisce come un leggerissimo calo generale. Dopo il Covid, grazie anche al grande boom di turismo, siamo riusciti però a lavorare molto bene". Messaggio positivo per la movida, dunque, che ieri era stato ribadito dal presidente del consorzio InCentro, Samuele Ciccioli: "Ogni volta che si realizza qualche evento, c’è questo dibattito e queste problematiche che non siamo mai riusciti a sviscerare fino in fondo. Auspico che ci possa essere finalmente un incontro chiarificatore con i residenti", aveva detto.