Dalle capre ai soldi fino alle fedi. Il bazar all’Ufficio oggetti smarriti

Il bilancio dell’attività: 80 denunce e venti storie a lieto fine compresi 250 euro restituiti a uno studente

Dalle capre ai soldi fino alle fedi. Il bazar all’Ufficio oggetti smarriti

Dalle capre ai soldi fino alle fedi. Il bazar all’Ufficio oggetti smarriti

All’Ufficio oggetti smarriti gestito dal corpo di Polizia Locale in pieno centro storico arriva un po’ di tutto: dalle fedi nuziali agli animali, persino un montone. Poi le immancabili chiavi, le tessere sanitarie, carte d’identità, telefonini, materiale tecnologico, borse, portafogli, bigiotteria e collane. Ottanta denunce di smarrimenti, oltre trenta rinvenimenti e circa venti restituzioni nel bilancio dell’anno che si è appena concluso.

Gli smarrimenti più curiosi? Quello a "quattrozampe" di un "montone", o di capre e pecore, in particolare nel periodo autunnale: per il comando della Polizia locale non è infrequente ricevere segnalazioni dello smarrimento di animali, soprattutto ovini e suini che si allontanano dall’allevamento o dalla residenza dei proprietari oppure sono vittime dell’attacco di lupi. C’è anche chi, dopo pochi mesi dal fatidico sì ha denunciato lo smarrimento della fede nuziale fra lo sconcerto e la rassegnazione nel poterla ritrovare.

L’ufficio con sede al loggiato Gildoni viene definito dal Comune "un prezioso front-office per i cittadini", foriero anche di qualche storia a lieto fine. Ad esempio, a ridosso delle festività natalizie, un autista di autobus di linea ha trovato per terra in piazza Garibaldi un portafoglio con all’interno documenti e denaro in contante per circa 250 euro e l’ha immediatamente consegnato agli addetti dell’ufficio, che grazie alla collaborazione dei colleghi di un comune limitrofo della Valtiberina toscana, sono riusciti a risalire al legittimo proprietario, un giovane studente, che ha potuto tirare un sospiro di sollievo. Spesso l’ufficio (responsabile, Eleonora Alberti, Daniela Ricci, Luca Pernici e Fabio Rellini) viene contattato anche dai comandi della polizia locale di altre città per il rinvenimento di oggetti i da cittadini residenti a Città di Castello, che rientrano in possesso dei propri beni grazie alla collaborazione tra i corpi. Ricordiamo che il personale custodisce per un anno gli oggetti rinvenuti in attesa che i proprietari ne rivendichino il legittimo possesso. Trascorso questo periodo, chi avesse trovato e consegnato gli oggetti in questione ha diritto a entrarne in possesso dietro apposita richiesta. Altrimenti, tutto il materiale viene trasferito nel deposito comunale, dove resta in custodia a disposizione di chi ne può dimostrare la proprietà. L’ufficio oggetti smarriti è a disposizione dei cittadini nelle mattinate di lunedì, giovedì e sabato, nell’orario di apertura al pubblico 9 -12.