Covid Umbria: bollettino, casi +294, salgono i ricoveri. Alcune scuole verso la chiusura

Il punto sul contagio: la regione è l'unica a rischio alto e una delle poche che rimane in arancione

L'andamento dei nuovi positivi in Umbria

L'andamento dei nuovi positivi in Umbria

Perugia, 31 gennaio 2021 - Tornanno a salire i ricoveri per coronavirus in Umbria. La situazione viene monitorata momento per momento. L'Umbria è sotto la lente del ministero della Salute a causa dei contagi ancora alta e dell'occupazione dei posti letto. Per questo la regione è una delle poche che da lunedì sarà arancione, mentre buona parte dell'Italia diventa zona gialla, Liguria e Toscana comprese. Si valuta, caso per caso, comune per comune, la possibile chiusura delle scuole. Insieme all'Umbria, sono arancioni Puglia, Sardegna, Sicilia e la Provincia di Bolzano

I dati: 294 nuovi casi

Sono 294 i nuovi casi in Umbria nella giornata di domenica 31 gennaio. Tornano a salire i ricoverati, oggi 415, 14 più di ieri, secondo i dati sul sito della Regione. In terapia intensiva si trovano 54 pazienti, uno in meno. Nove i morti. Gli attualmente positivi sono 5.629, 118 in più di ieri. Sono stati analizzati 3.776 tamponi e 2.206 test antigenici, con un tasso di positività in risalita al 4,9 per cento.

Scuole, per la chiusura nuova riunione dei sindaci

Si riuniranno in videoconferenza lunedì 1 febbraio alle 11 i sindaci dei 31 Comuni umbri (quasi tutti in provincia di Perugia) che presentano una maggiore incidenza di casi Covid. L'incontro è stato convocato dal presidente facente funzioni di Anci Umbria, Michele Toniaccini, nell'ambito del confronto legato alla possibile chiusura delle scuole come misura di contenimento alla diffusione del virus. "Dopo essermi confrontato durante tutta la giornata odierna, con il direttore regionale Salute e Welfare, Claudio Dario - spiega il presidente Toniaccini in una nota - ho concordato con lui sulla necessità, per i 31 Comuni umbri, di avere un ulteriore supporto tecnico-scientifico che attestasse il carattere di urgenza della sospensione didattica nelle scuole".

Scuola, eventuali chiusure soltanto da martedì 2 febbraio

Scuole regolarmente aperte lunedì 1 febbraio a Perugia. Emerge da un post su Facebook in merito confronto in atto con la Regione sulle misure di contenimento nei centri della provincia più colpiti dal contagio. Il Comune ha confermato che oggi è stata inviata dalla Regione una nota con le considerazioni del Cts sull'attuale situazione epidemica. In essa si raccomandano misure di prevenzione al fine di mitigare l'aumento del livello di contagio. Fra queste si propone la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole primarie e secondarie, «qualora si evidenzi un numero pari o superiore ai 200 casi su 100.000 abitanti». «È in corso la relativa valutazione - si legge nel post - e proseguono i confronti tecnici con la sanità regionale. Eventuali sospensioni dell'attività in presenza saranno da martedì 2 febbraio. In serata si darà più puntale comunicazione sulle determinazioni assunte.».

Chiusura scuole, si valuta comune per comune

Saranno i sindaci umbri, in particolare quelli della provincia di Perugia maggiormente interessata dal contagio da Covid, a decidere Comune per Comune, in base al quadro fornito loro dalla Sanità regionale con un documento inviato in queste ore, la possibilità di chiudere le scuole. Secondo quanto appreso dall'Ansa non si va quindi verso un'unica ordinanza regionale proprio per le differenze epidemiologiche del territorio. La possibilità di intervenire sulle scuole era stata «suggerita» nei giorni scorsi dalla presidente della Regione Donatella Tesei, in una lettera inviata all'Anci e ai sindaci dei 29 Comuni più colpiti dalla diffusione del virus (la provincia di Perugia sta registrando una maggiore (rpt maggiore) incidenza di quella di Terni). Sollecitandoli a «individuare una serie di iniziative territoriali temporanee, in aggiunta alle limitazioni regionali e nell'ottica del perseguimento del principio di massima precauzione, allo scopo di ridurre le occasioni di contagio».

Genitori sul piede di guerra

«Siamo pronti a presentare ricorsi al Tar anche contro i singoli sindaci che dovessero decidere di chiudere le scuole di ogni ordine e grado». Così sabato in piazza Italia a Perugia dove era in corso una manifestazione di protesta, Francesca Leone, una delle portavoci di un nutrito gruppo di genitori umbri («Non ci siamo ancora costituiti in associazione ma la pensiamo tutti allo stesso modo» dice), arrabbiati per i continui ’tira e molla’ sulle lezioni in presenza. «Non siamo pazzi – dice rimandando a una lettera aperta alla stampa e alle istituzioni –: se in dei comuni umbri il contagio sfiora delle cifre da capogiro, siamo convinti che sia di assoluta necessità bloccare il virus e istituire dei lockdown. Ma questi devono essere seri, coinvolgendo tutti. Non solo i più giovani».

Sono 173 gli studenti positivi

Ad oggi sono 173 gli alunni positivi su un totale di oltre 115mila, pari allo 0,01%. Se poi si va ad esaminare il numero di classi in isolamento, emerge che sono soltanto 169 su un totale di oltre di 5.763 tra Infanzia, Elementari, Medie e Superiori (circa il 3%). I ragazzi in quarantena sono complessivamente 3.378 (sempre su 115mila). Il report indica anche come tra personale docente e non docente, ci siano 66 postivi e che i cluster (due o più positivi in una stessa classe) siano in totale 35. Sono i numeri che ieri sono stati forniti dalla Regione ai sindaci per motivare la chiusura delle scuole. La fascia più problematica è quella della Primaria, con 92 alunni positivi e 41 tra il personale, con 1.684 persone in isolamento (compresi i docenti che spesso operano in due o più classi). A

Perugia, coprifuoco alle 21

Coprifuoco anticipato alle 21, niente consumo di bevande e cibi all’aperto, stop alle attività sportive di gruppo nei parchi e niente giochi per i bimbi, e si potrà fare la spesa solo un componente per famiglia e una volta al giorno. Con l’acropoli che di fatto diventa quasi tutta «zona rossa» (ma con i negozi aperti) e proprio per questo ieri pomeriggio c’è stata un po’ di tensione, vista la tantissima gente. Moltissimi i giovani che non erano a conoscenza della nuova ordinanza (entrata in vigore alle 14) con alcuni assembramenti e qualche spintone tra due gruppi di ragazzi in via Marzia, che si sono dileguati non appena sono arrivati i vigili e la munuicipale ha anche identificato tre giovani. Le restrizioni del sindaco Andrea Romizi sono state assunte dunque già ieri pomeriggio, ben prima che la riunione tra sindaci e Regione sulla scuola si concludesse. 

Le "zone rosse" rosse a Perugia

Quanto all’acropoli è previsto che resteranno chiuse al pubblico ta, le seguenti aree: scalinata della Cattedrale di San Lorenzo, sia nella parte che si affaccia su Piazza IV Novembre, che su quella che si affaccia su Piazza Danti, lasciando libero accesso alla Cattedrale; scalinata di Palazzo dei Priori, lasciando libero accesso alla Sala dei Notari ed alla Sala della Vaccara; Giardini Carducci; percorso pedonale che collega i Giardini del Pincetto a Strada del Mercato.