Sentenza Bolkestein, parla l’esperto: "Difficile che possa competere chi vanta una gestione familiare"

Il professore di diritto dell’Unione europea di Unipi, Simone Marinai e le concessioni demaniali "A Formentera molti degli storici gestori sono stati scalzati. L’unica soluzione? Rimappare le spiagge".

Sentenza Bolkestein, parla l’esperto: "Difficile che possa competere chi vanta una gestione familiare"

Sentenza Bolkestein, parla l’esperto: "Difficile che possa competere chi vanta una gestione familiare"

"Non c’è nulla di nuovo sotto il sole. L’unica via per temperare gli effetti socio-economici della Bolkestein potrebbe essere quella della rimappatura degli accessi al mare. Difficilmente percorribile la via di un ricorso in Cassazione". La Nazione ha interpellato il professore di diritto dell’Unione europea di Unipi, Simone Marinai dopo la sentenza del Consiglio di Stato depositata il 30 aprile che conferma la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge al 31 dicembre dello scorso anno, ribadendo l’obbligo di disapplicare la proroga al 31 dicembre del 2024.

Cosa cambierà per i balneari? "Nel brevissimo periodo nulla. La sentenza di aprile dice che le concessioni sono scadute e devono essere completate le gare entro dicembre 2024. Questa sentenza non è un fulmine a ciel sereno. C’era da aspettarsela anche perché preceduta da altre due sentenze ‘gemelle’ del 2021, oltre che dalla sentenza della Corte di Giustizia del 2023. L’indirizzo del giudice amministrativo è chiaro. Se non si procede sulla via indicata dal legislatore europeo l’Italia rischia che la procedura di infrazione vada avanti".

Non si può ricorrere in Cassazione?

"Non è una via per me percorribile. Di base, i giudici ammnistrativi non fanno altro che chiedere l’applicazione di una direttiva che è tutt’ora vigente e che doveva essere attuata entro il 2009".

Ma come si è arrivati a questo punto?

"La Bolkestein vincola i Paesi membri. Si tratta di una direttiva volta ad assicurare la libera circolazione dei servizi e pensata anche per favorire la libera concorrenza. Bisognava pensare prima alle conseguenze socio-economiche e non arrivare a questi punti".

Ma ci saranno benefici per l’utenza?

"A livello teorico, nel medio lungo periodo sì perché un regime concorrenziale, porta a più servizi e più qualità e prezzi accessibili".

I balneari di tradizione famigliare potranno essere competitivi e concorrere?

"Va visto caso per caso. A me sembra che sia difficile che chi gestisce in modo familiare lo stabilimento balneare, se pur da 25 anni, possa primeggiare su soggetti strutturati a livello economico e finanziario che provengono da altri Paesi Ue". Dove è stata applicata la Bolkestein?

"La direttiva deve essere attuata da tutti gli Stati membri dell’Ue. E’ notizia della scorsa settimana che a Formentera, le amministrazioni locali hanno messo all’asta i chiringuitos e molti degli storici gestori sono stati scalzati (ndr, confronta articolo www.quotidiano.net/economia/la-direttiva-europea-formentera-addio-chiringuitos)". Non restano altre frecce all’arco dei balneari?

"Nell’ultima sentenza si ribadisce che le spiagge sono una risorsa scarsa; di conseguenza, non possono essere evitate le gare. Nel frattempo, però, è in corso di completamento la mappatura di dette zone, strada che ha fatto e sta facendo il Governo al fine di dimostrare che la risorsa in questione non è scarsa".

Carlo Venturini