"Restrizioni necessarie, resta il rebus-scuole"

Il sindaco di Magione: "Le abbiamo condivise con D’Angelo e Dario già 14 giorni fa. Servirebbe un’ordinanza quadro dalla Regione"

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"Il tenore delle ordinanze restrittive che stanno assumendo i colleghi di varie città della provincia di Perugia e non solo è esattamente in linea con quella che ormai circa due settimane fa abbiamo condiviso per Magione con il commissario D’Angelo e il direttore generale della Sanità umbra Dario". Così il sindaco Giacomo Chiodini (foto) che aggiunge: "Siamo consapevoli di essere la città con il più alto numero di contagi, per questo da tempo abbiamo adottato quelle restrizioni. Mi pare ci sia in generale la volontà a una collaborazione istituzionale da parte di tutti i sindaci umbri per cercare di fermare i contagi. Resta solo il rebus-scuola". Ogni Comune ha una condizione diversa, la Regione invita voi primi cittadini a valutare e attuare eventuali chiusure. "Vorremmo però che la Regione definisse linee di indirizzo chiare con precisi riferimenti scientifici". Vi aspettate un’ordinanza quadro? "Sarebbe la cosa migliore. Avere indicazioni precise, sulla base di parametri definiti". Qualcosa che dica ai Comuni quali restrizioni ordinare a seconda delle diverse situazioni di rischio? "Esatto. Del resto – riflette – anche nelle zone rosse fino alla scorsa settimana Elementari, Materne e prime Medie sono rimaste aperte". La linea è comune? "In tutta l’area del lago Trasimeno e Corciano sicuramente sì. Le decisioni saranno omogenee". C’è anche chi annuncia ricorsi al Tar per scongiurare le chiusure e l’interruzione del servizio pubblico. Il nodo è: chi gestisce poi i bambini a casa? "E’ un’altra delle considerazioni da fare in effetti – dice il sindaco di Magione –. Finora tra l’altro la gestione dello stop and go nelle classi ha sempre funzionato. Comunque vedremo. L’obiettivo comune a tutti è la salvaguardia della salute".

Donatella Miliani