REDAZIONE UMBRIA

Covid & caldo, i ‘grandi’ anziani sempre più a rischio

Negli ultimi due giorni ci sono state nove vittime. La Direzione sanità: "I due fenomeni potrebbero essere tra loro correlati"

Il caldo da una parte e il Covid dall’altra, mettono a rischio la salute dei grandi anziani. Chi ha più di 80 anni infatti e una serie di patologie croniche, in questi giorni si trova in condizioni di particolare disagio, se non di sofferenza. E non appare un caso che negli ultimi sette giorni le vittime provocate dal Covid o che avevano altre patologie e poi si è scoperto essere affette dal virus, siano cresciute.

Nove solo negli ultimi due giorni (cinque venerdì e quattro ieri), altre quattro da lunedì a giovedì. E dalla Direzione Sanità della Regione, confermano che i due fenomeni potrebbero essere correlati. "Gli anziani sono purtroppo i soggetti più a rischio sia per il Covid che per le condizioni climatiche – fanno sapere dalla Direzione – e la correlazione tra Sars-Cov 2 e il caldo è un altro elemento sui cui porre grande attenzione, anche se gli effetti potrebbero vedersi su un periodo medio. La raccomandazione è ancora una volta quella di vaccinarsi e di fare la quarta dose per chi ancora non lo abbia fatto".

E valgono allora i consigli che proprio esperti e medici in queste ore vanno ripetendo soprattutto alle persone anziane: evitare di esporsi al caldo e al sole diretto, mantenere le stanze fresche schermando le finestre esposte al sole, chiudere le finestre durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche, fare bagni e docce frequenti e con acqua tiepida, assumere almeno 3 litri di acqua durante la giornata, evitare alcolici e preferire cibi che contengono molta acqua, come frutta e verdura. Quanto al Covid in senso stretto, anche ieri c’è stata la conferma della ritirata estiva che ormai è nel suo pieno (anche se non c’è mai da cantar vittoria con questo virus): i nuovi casi sono stati 1.206 contro i 1.346 del giorno prima, mentre i guariti sono stati superiori e pari a 1.634 (1.640 quelli di venerdì). Di conseguenza gli attuali positivi scendono a 22.496 e per il quinto giorno consecutivo la curva epidemica è in discesa. Più complessa la situazione per le ospedalizzazioni che sono tornate a quota 286, contro le 281 del giorno prima.

Quattro di questi si trovano in terapia intensiva, con gli ospedali ancora in grande difficoltà per la gestione dei pazienti: un rallentamento dei ricoveri significativo si manifesterà non prima della prossima settimana. Infine il tasso di positività, sceso ieri al 23 per cento. Domenica scorsa era praticamente identico, ben lontano da quel 30 per cento di fine giugno.

M.Nucci