"La differenza sul costo dell’energia in raffronto con Francia e Germania e altri Paesi è dovuta principalmente al fatto che quei Paesi utilizzano l’energia nucleare. L’unica soluzione strutturale al costo dell’energia in Italia è riaprire la strada del nucleare, pulito e sicuro come quello di terza generazione". Così il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, al question time alla Camera, circa la vicenda Ast, che nei giorni scorsi aveva annunciato il fermo di un forno per una settimana, con cassa integrazione, a causa di costi energetici "insostenibili". "In un tavolo con la Presidenza del Consiglio, il Dipartimento politiche europee, la Regione e i nostri tecnici del ministero, abbiamo fatto alcune ipotesi, la cui fattibilità stiamo verificando, soprattutto in chiave di compatibilità con l’Unione europea e sarà mia cura informare l’aula, i sindacati e l’azienda di questi sviluppi", ha detto ancora il ministro Urso, ripercorrendo le varie fasi di Acciai speciali Terni a gestione Arvedi. "Mentre stavamo realizzando e stiamo realizzando l’accordo di programma - così Urso – l’azienda ci ha rappresentato come primaria la questione dei costi dell’energia". Ma "sono due questioni diverse che rispondono a diverse regole europee. Gli interventi di sostegno ai costi operativi per l’energia sono delimitati, circoscritti da regole europee, ben diversamente da quelli che possono determinare il supporto agli investimenti". All’accordo di programma è legato il piano industriale che prevede investimenti per un miliardo.
Ste.Cin.