SOFIA COLETTI
Cronaca

Così Perugia celebra il patrono. Musica nella notte di San Lorenzo. Doppio concerto tra stelle e omaggi

“E poi scende la sera che accende mille fuochi” è il titolo dell’evento che si tiene questa domenica . Alle 20 note barocche nel Chiostro di San Lorenzo, alle 22 in piazza IV Novembre tributo a Paolo Benvegnù.

Nerì Marcorè sarà protagonista in Piazza IV Novembre con l’Orchestra multietnica di Arezzo. e i Benvegnù

Nerì Marcorè sarà protagonista in Piazza IV Novembre con l’Orchestra multietnica di Arezzo. e i Benvegnù

La Notte di San Lorenzo torna a illuminare l’estate perugina. La città ritrova una delle sue tradizioni più amate e sentite e celebra il santo patrono con la musica in piazza. Quest’anno il Comune rilancia infatti la festa del 10 agosto e domenica propone “E poi scende la sera che accende mille fuochi“, evento articolato in due concerti, tra repertori barocchi e musica d’autore per un totale di oltre 70 musicisti,

Si comincia sulle note di Händel alle 20 nel chiostro di San Lorenzo con il concerto “San Lorenzo. L’acqua e il fuoco”, protagonista l’Orchestra da Camera di Perugia, con Christian Schmitt direttore e all’oboe. L’iniziativa rientra nella rassegna “All the Saints”, ideata dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’Orchestra perugina e il patrocinio della Fondazione Perugia Musica Classica, con l’idea di celebrare i santi patroni cittadini. Dopo l’avvio con San Costanzo, il concerto per San Lorenzo sarà dedicato alle opere di Georg Friedrich Händel, uno dei più grandi compositori del Barocco. In apertura, il Concerto per oboe n. 3 in sol minore HWV 287, seguito da due delle sue composizioni più emblematiche: la Water Music (Suite n.1 in fa maggiore HWV 348) e la Music for the Royal Fireworks (in re maggiore HWV 351). Il concerto è a ingresso libero fino a esaurimento posti e sarà trasmesso in diretta streaming audio dal palco di piazza IV Novembre.

Poi alle 22 in piazza IV Novembre ci sarà il concerto tributo a Paolo Benvegnù, artista molto legato a Perugia e all’Umbria, prematuramente scomparso pochi mesi fa. “Piccole fragilissime note” è il titolo dello spettacolo che vedrà sul palco l’Orchestra Multietnica di Arezzo, diretta da Enrico Fink e i Benvegnù (i musicisti che hanno accompagnato per anni il cantautore) con ospite speciale Neri Marcorè, che ha prestato la sua voce nel disco “È inutile parlare d’amore“. Sarà un intreccio di voci, strumenti e memorie per celebrare un artista che ha segnato la musica d’autore di questi ultimi trent’anni: saranno riproposte le le canzoni più intense e significative, che rappresentano la sintesi della carriera di Paolo Benvegnù e altre che ha sempre amato suonare e cantare (come quelli dei Beatles, di De André, Paul Simon e altri). Tutto – dicono i protagonisti del progetto – per tenere alta la memoria di "un uomo che è stato un amico, un artista e un poeta".

Sofia Coletti