Corruzione, assolto ex assessore: "Un calvario giudiziario di otto anni"

La Cassazione conferma il giudizio d’appello. Il Psi: "Restituiti onore e dignità a una persona onesta"

Corruzione, assolto ex assessore: "Un calvario giudiziario di otto anni"

Corruzione, assolto ex assessore: "Un calvario giudiziario di otto anni"

MONTECASTRILLI (Terni)

Assoluzione definitiva, dopo un iter giudiziario durato otto anni, per l’ex assessore comunale, Luigi Guidarelli. Ne dà notizia il segretario regionale del Psi, Federico Novelli. "La sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha definitivamente restituito l’onore e la dignità personale all’ex assessore ai lavori pubblici Luigi Guidarelli, oltre che agli altri coimputati – sottolinea Novelli – .Dopo otto anni di calvario giudiziario, infatti, la Suprema Corte ha confermato la sentenza del 15 marzo 2023 dalla Corte di Appello di Perugia con la quale Guidarelli, imputato di corruzione, è stato assolto perché il fatto non sussiste". Il Psi esprime "soddisfazione, vicinanza e attestazioni di stima ad un uomo onesto, compagno e amministratore che ha anteposto l’interesse pubblico all’agire politico e che, finalmente, dopo un lungo ed ingiusto calvario, ha ottenuto giustizia". Lo scorso luglio la Procura generale dell’Umbria, guidata da Sergio Sottani, aveva presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza di assoluzione pronunciata dalla Corte d’Appello nei confronti dei quattro imputati, tra cui l’ex assessore, accusati a vario titolo di turbativa d’asta e corruzione. "Secondo la ricostruzione del Tribunale di Terni - spiegava la Procura generale _ , che aveva portato in primo grado alla condanna degli imputati, i quattro, in concorso tra loro e con mezzi fraudolenti, erano riusciti a far aggiudicare l’appalto dei servizi di riscaldamento del Comune di Montecastrilli alla società di cui due degli imputati erano rappresentanti". I fatti risalgono al 2014. Per l’accusa i responsabili della società avrebbero elargito ai rappresentanti dell’amministrazione comunale "regali, promesse di denaro, sponsorizzazioni di sagre, in cambio di un favorevole esito della gara". Ricostruzione respinta dalla Corte d’Appello, con conferma della Cassazione.

Ste.Cin.