
L’Umbria è la seconda peggiore regione per crescita di contagi. Sono soltanto quattro le realtà italiane che nell’ultima settimana hanno registrato un aumento dei casi e tra queste c’è la nostra, con un + 26,4%, seconda solo alla provincia di Bolzano che ha fatto registrare un più 54,1. I dati, elaborati dagli esperti di ‘Pillole di ottimismo’, pagina sociale tra le più seguite in questo periodo di pandemia, conferma quindi un trend preoccupante per la nostra regione.
A livello nazionale c’è infatti una frenata praticamente ovunque che fa sì che la media sia intorno al meno 20 per cento. Da noi no. Come detto i valori più elevati tra le regioni si riscontrano al momento a Bolzano (+54.1% negli ultimi sette giorni rispetto ai sette precedenti), Umbria (+26.4%), Toscana (+3.7%), Abruzzo (+0.8%). Da qui però si cala ovunque: Liguria (-3%), Calabria (-6.5%), Campania (-6.8%), Puglia (-14.5%), Piemonte (-15.2%). A dimostrare che l’Umbria è in una situazione molto preoccupante, c’è anche un altro dato, quello dell’incidenza dei nuovi positivi ogni 100mila abitanti. Su base nazionale è infatti al momento di 142 contagi in 7 giorni con Bolzano che ha i valori più elevati (580 casi), seguita da Friuli (294), Trento (211), e dall’Umbria appunto con 200 casi ogni centomila persone.
A pesare di più è la provincia di Perugia con 233 casi mentre a Terni ne sono stati registrati una media di 74, tre volte meno. Sempre sui dati settimanali va detto che c’è almeno una certa stabilità sui ricoveri in reparto e anche quelli in Terapia intensiva. Quanto ai numeri di domenica c’è stato l’ormai consueto andamento per i contagi Covid in Umbria, dato che vengono di fatto effettuati solo i tamponi urgenti. Scendono infatti i nuovi positivi accertati nell’ultimo giorno che sono stati 66 e che portano il totale a 34.135 totali, a fronte però di meno tamponi analizzati, solo 473 con il tasso di positività in risalita al 13,9 per cento (quello di sabato era pari al 7,2) come succede sempre dopo un giorno festivo. Domenica inoltre sono stati registrati altri sei decessi, 746 in totale, 141 in questo mese. Registrati nove ricoverati in più, 347, mentre rimane invariato, 47 il numero dei pazienti nelle terapie intensive.
Preoccupa infine la situazione dell’ospedale di Castiglione del Lago dove ieri sera si registravano 17 positivi tra gli operatori e 13 tra pazienti, in tutto un cluster da 30 persone che rischia di paralizzare i servizi nella struttura. Tecnici al lavoro per salvaguardare il pronto soccorso.
Michele Nucci