Perugia, 10 settembre 2024 – Vestito da cardinale e con la fascia tricolore sopra (poi scopriremo che è di plastica ed era stata acquistata in un negozio di abiti per carnevale). Sullo sfondo un arco posticcio come usa nelle scenografie dei matrimoni, che non ha alcuna rilevanza storica o artistica, ma che serve soltanto a creare più atmosfera all’interno del ristorante. Davanti gli sposi. Lui è il consigliere comunale dei 5 Stelle Stefano Nuzzo, lo stesso che, questa volta in veste di pubblico ufficiale, il 23 agosto ha celebrato le nozze della coppia di amici alla sala della Vaccara. La foto è stata postata da un’invitata al ricevimento ed è scoppiato il finimondo: non solo sul web ma anche tra i banchi dell’opposizione che, scusate il giro di parole, è andata a nozze per lo scivolone social del pentastellato Nuzzo, tanto da scomodare il codice penale e additare il comportamento del consigliere come “uso distorto e inopportuno della fascia tricolore”.
Tuoni e fulmini piovono sul Consiglio comunale aperto voluto ieri dalla sindaca in piazza del Bacio. I consiglieri Leonardo Varasano e Margherita Scoccia annunciano addirittura una interpellanza, ma si negano al telefoni del giornale. L’avvocato Francesco Gatti, candidato non eletto con la lista del centrodestra, scrive sulla sua bacheca. “Non avrei mai pensato di vedere un consigliere comunale con tanto di fascia tricolore (e quindi con delega della sindaca) celebrare un matrimonio munito di una sorta di travestimento cardinalizio. Premesso che ognuno agisce in libertà, sarebbe opportuno puntualizzare che chi celebra un matrimonio civile (evento ovviamente privato) esercita una pubblica funzione, che andrebbe espletata con il corretto passo istituzionale”.
Ma ecco le spiegazioni di Nuzzo e la replica a Gatti: “Gentile avvocato, mi stupisco che una persona di legge come lei non verifichi i fatti e si lasci andare a dichiarazioni pubbliche che, nella sostanza, sono prive di ogni fondamento. La foto pubblicata ha a che vedere con un momento goliardico (il vestito da porporato e la fascia tricolore sono accessori carnevaleschi), avvenuto in occasione della festa di matrimonio di amici al ristorante senza alcuna valenza di ufficialità. Non spetta a nessuno credo, giudicare i costumi di una fattispecie che deve essere ricondotta ad aspetti privati, di una festa privata. Le assicuro che nel celebrare, alcune settimane prima, il matrimonio della stessa coppia alla sala della Vaccara, lo stile e il procedimento è stato consono al ruolo di ufficiale del Comune delegato alla celebrazione civile. Detto questo, mi scuso con chiunque possa essersi sentito offeso da questo mia atteggiamento, certamente compiuto con spirito goliardico, su volontà degli sposi stessi, ma senz’altro con eccessiva superficialità”. Contattato al telefono, Nuzzo ci tiene a chiarire di persona come siano andate le cose. “Sono amareggiato e dispiaciuto – ammette –. Oggi (ieri, ndr) non sono andato neanche al Consiglio aperto. Ribadisco, forse sono stato solo un po’ superficiale, e mi sono lasciato trasportare da un momento di festa e di spensieratezza come può essere una festa di nozze. Tra l’altro ho 56 anni e sono poco social, scherzi del destino! Starò più attento”.