Come cambia il clima: "Un altro anno caldo ma per fortuna piovoso"

Pauselli (Umbria Meteo) analizza i dati regionali: "L’ultimo biennio ha fatto registrare una media di quasi un grado in più rispetto al trentennio 1990-2021".

Come cambia il clima: "Un altro anno caldo ma per fortuna piovoso"

Come cambia il clima: "Un altro anno caldo ma per fortuna piovoso"

Il 2023 in Umbria è stato leggermente meno caldo rispetto al 2022, ma l’ultimo biennio è quello che ha sancito un ‘cambio di passo’ importante sotto il punto di vista climatico anche nella nostra regione. Con un aumento delle temperature stimato tra 0,7 e 0,9 gradi rispetto all’ultimo trentennio. I dati estrapolati da La Nazione dal sito Lineameteo.it confermano questa tendenza, con variazioni a volte significative da territorio a territorio, che confermano la crescita delle temperature. Per fortuna dal punto di vista delle precipitazioni le cose sono andate un po’ meglio e quello appena terminato non è stato un anno davvero siccitoso, anche se su questo versante i problemi non mancano.

"Sia il 2022 che il 2023 sono stati anni molto caldi nell’intero globo e la nostra regione non è stata da meno – spiega Fabio Pauselli (foto) , esperto di Umbria Meteo –. Il confronto viene fatto con il trentennio 1990-2021 e ad una prima analisi emerge che l’aumento in questi ultimi 24 mesi è stato repentino e ha sfiorato il grado centigrado: parliamo infatti di una differenza in più compresa fra 0,7 e 0,9 gradi. Diciamo che questo è stato il periodo più caldo degli ultimi 150 anni, da quando cioè si fanno le rilevazioni meteorologiche". Pauselli ne spiega i motivi: "C’è un’attività solare in continuo aumento che andrà avanti fino al 2025. Poi c’è da aggiungere l’effetto Niño, che da noi si manifesta circa sei mesi in ritardo rispetto alle zone del Pacifico: è questo che in questo periodo ha fatto la differenza e che ha prodotto estati molto calde, autunni quasi estivi e inverni miti. Il suo effetto dovrebbe terminare intorno a maggio quando entreremo in una fase neutra in attesa dell’arrivo della Niña".

Il meteorologo spiega anche perché l’Umbria ha avuto una temperatura media di qualche decimale inferiore alla media in Italia. "Risentiamo meno del riscaldamento delle acque marine, essendo una regione lontana dalle coste". C’è poi la questione delle piogge. "Abbiamo analizzato con attenzione i dati alcune stazioni in questo 2023 in Umbria – continua – e abbiamo intanto notato che la zona centrale della regione ha avuto piogge in media, mentre sono andate sotto le zone a sud-ovest. E c’è di nuovo la conferma di come cambi la tipologia degli eventi piovosi: c’è una calo del numero di giorni di pioggia, ma con quantitativi che restano stabili: le precipitazioni insomma avvengono in periodi più ristretti e sono più intense in rapporto all’andamento degli ultimi 40/50 anni".

Michele Nucci