REDAZIONE UMBRIA

Esce dal coma dopo 40 giorni dall'incidente

Il ragazzo era arrivato al pronto soccorso in coma e condizioni cliniche critiche in seguito a grave trauma cranico, toracico e fratture a carico del massiccio facciale

L'ospedale di Terni

Terni, 23 gennaio 2019 - È uscito dal coma dopo 40 giorni di ricovero nel reparto di Neuroriabilitazione intensiva dell'ospedale di Terni un giovane che all'inizio di novembre era rimasto coinvolto in un grave incidente stradale nei pressi della città. Il paziente era giunto al pronto soccorso in coma e condizioni cliniche «critiche» - ricorda il Santa Maria - per un grave trauma cranico, toracico e fratture a carico del massiccio facciale.

«Gravi lesioni che in genere non lasciano grandi margini di ottimismo in termini di recupero funzionale nel tempo» spiega la dottoressa Maria Assunta Massetti, responsabile della Neuroriabilitazione intensiva in una nota dell'Azienda ospedaliera. «Ma - ha aggiunto -, anche grazie alla giovane età e all'assenza di gravi patologie, ha gradualmente ripreso conoscenza e al momento è vigile e in grado di interagire con il personale sanitario».

«Con l'aiuto del suo terapista - ha spiegato ancora - ha iniziato a mantenere la posizione eretta e compiere minimi spostamenti, nonostante siano ancora presenti gravi danni motori ai quattro arti. È sicuramente ancora un paziente clinicamente fragile, che dovrà sostenere un lungo e intenso percorso di cure riabilitative, ma ci sentiamo di esprimere un cauto ottimismo sulle sue ulteriori possibilità di recupero, anche se ancora è prematuro esprimersi sulla qualità».

Attivato a fine settembre del 2016 sotto l'attuale direzione aziendale, il reparto di Neuroriabilitazione intensiva rappresenta - sottolinea ancora il Santa Maria - il completamento di un percorso clinico e assistenziale per quei pazienti che hanno subito delle gravi cerebrolesioni, e che, per problemi di tipo vascolare sia ischemico che emorragico, ma anche traumatico, hanno delle menomazioni complesse, per quanto riguarda sia l'aspetto motorio sia quello cognitivo. Finora sono stati ricoverati complessivamente 100 pazienti (12 nei tre mesi di attività del 2016, 38 nel 2017 e 50 nel 2018), tutti con gravi lesioni cerebrali, in stato di coma o di minima vigilanza, provenienti dai reparti di rianimazione, neurochirurgia o stroke unit. Il reparto attualmente può contare su sei posti letto attivi, due palestre per la riabilitazione e su un personale dedicato composto da sei infermieri, tre medici, di cui due fisiatri e un neuropsicologo per la gestione farmacologica, cinque Oss, un logopedista e tre terapisti.

La direzione ha recentemente indetto un concorso per altri due terapisti, che consentiranno di attivare, verosimilmente entro la fine del 2019, tutti i dieci posti letto a disposizione. «Il punto di forza dei reparti di riabilitazione come il nostro - continua la dottoressa Massetti - è rappresentato proprio dalla integrazione coordinata delle diverse figure professionali che costituiscono il team riabilitativo: medico fisiatra, neuropsicologo, terapista, logopedista, psicologo, infermiere, OSS. Tutti i professionisti, ognuno per le proprie competenze, hanno un obiettivo comune che è di garantire il recupero cognitivo e motorio del paziente e fin, dove è possibile, il recupero della sua autonomia, ma anche quello di educare il familiare o altro caregiver alla gestione del paziente che può presentare, comunque, una condizione funzionale diversa dopo il danno cerebrale».