REDAZIONE UMBRIA

Cimiteri, no all’illuminazione fai da te

Gubbio, il Comune vieta le batterie e i pannelli solari. "Non si può provvedere in proprio, stare alle regole"

Il Consiglio comunale ha confermato a maggioranza la delibera consiliare adottata nello scorso mese di febbraio con la quale, a proposito delle illuminazione nei cimiteri, era stato introdotto il divieto, escluse le tombe a terra, di "provvedere in proprio con modalità diverse da quelle fornite dal Comune quali, ad esempio, lampade votive a batteria o pannelli solari". La disposizione era stata comunicata con un avviso esposto al cancello di ingresso del civico cimitero invitando nel contempo i cittadini a mettersi in regola "entro e non oltre il 30.04.22". Una disposizione aveva provocato immediatamente critiche e polemiche, confluite in una petizione per sollecitare un ripensamento della civica amministrazione firmata da 840 persone. In questo contesto si sono inserite iniziative politiche delle minoranze con interpellanze e con uno specifico ordine del giorno presentato dal consigliere Orfeo Goracci avente per oggetto: "Lampade al cimitero. Atto da ritirare". Discusso nella lunghissima seduta consiliare di giovedì alla fine è stato alla fine respinto con il "no" deciso della maggioranza oltre a riportare cinque voti favorevoli ed un astenuto. La coalizione di governo cittadino, come argomentato e motivato in particolare dall’assessore al bilancio Marco Morelli, ha confermato la decisione riepilogata nella deliberazione n. 132022. E’ risultato tra l’altro che dei trentasei cimiteri comunali, soltanto otto dispongono del servizio di illuminazione pubblica che "nonostante le opposizioni – ha annunciato Morelli - vorremmo estendere per pari dignità pure a tutti gli altri presenti nel territorio. Stiamo progettando – ha proseguito – anche la ristrutturazione di tutti con un intervento che comporta un investimento di circa 1,8 milioni. E questo quantunque l’attuale Giunta abbia investito mediamente oltre 100 mila euro annui, contrariamente a quanto avvenuto in passato. Dal prossimo mese di maggio – ha annunciato – doteremo almeno il cimitero centrale di custode e del necessario per consentire ai cittadini di raggiungere i loculi delle ultime file". Nel merito il consigliere Goracci ha emesso un comunicato nel quale parla di "scelte assurde e cervellotiche" e di "gente che non accetterà la "costrizione" di un allaccio obbligatorio e si verificherà una forma di disubbidienza civile che non porterà gli introiti sperati".

g.b.