"La qualità dei pasti consumati dalle nostre bambine e dai nostri bambini è un interesse pubblico da tutelare con la massima attenzione e trasparenza, evitando che legittime esigenze di chiarezza dei cittadini possano essere strumentalizzati o amplificati creando situazioni di ingiustificato allarme sociale". Così Paolo Mirti, assessore alle politiche scolastiche dopo che, alcuni genitori, con una lettera al sindaco Stefania Proietti, hanno espresso alcuni dubbi e perplessità su determinati aspetti della mensa con riferimento alla primaria Giovanni XXII dell’Istituto Comprensivo Assisi 2. Rispetto alle questioni sollevate sulla qualità, adeguatezza e appetibilità del cibo – viene evidenziato dal Comune -, il menu e la quantità del cibo somministrato ai bambini nelle mense scolastiche non li decidono né il Comune né gli Istituti Scolastici ma sono stabiliti in tabelle scientifiche elaborate da esperti regionali. Questione diversa è naturalmente quella del rispetto scrupoloso delle quantità previste nelle tabelle e della temperatura alla quale devono essere somministrate le pietanze. "Dopo la segnalazione abbiamo chiesto al gestore una dettagliata relazione – aggiunge Mirti - che ha fornito dati precisi e oggettivi sulle preparazioni effettuate nella mensa il 29 gennaio dai quali risulta che le derrate alimentari rispettavano integralmente i quantitativi da utilizzare". Rispetto ai costi l’amministrazione evidenzia come i proventi derivanti dai pagamenti delle quote dei genitori coprono appena il 58% delle spese sostenute dal Comune. Per non incrementare questo esborso pubblico abbiamo previsto una piccola quota aggiuntiva per le tariffe degli utenti non residenti nel territorio. "Naturalmente intensificheremo i controlli alla luce delle segnalazioni".
CronacaCaso-mensa, parla il Comune: "Le quote dei genitori coprono appena il 58% delle spese"