
Il microchip è stato asportato
Carte d’identità elettroniche con microchip manomesso, la Polizia di Stato di Perugia denuncia cinque persone e sequestra i documenti. Si indaga poi sulle motivazioni delle manomissioni dei documenti ipotizzando che possano essere utilizzati per finalità illecite come la clonazione. A Bastia Umbra, nel corso di un controllo parte dei poliziotti del Commissariato di Assisi per una lite in famiglia, il documento di una donna che aveva richiesto l’intervento, una cinquantenne italiana, con precedenti di polizia, era privo del microchip asportato in maniera chirurgica. Sempre a Bastia, in una sala scommesse, gli agenti hanno fermato un ventinovenne, di origine marocchine, residente ad Assisi, ben noto alle forze dell’ordine: ha esibito la carta d’identità priva del microchip. Nel corso di un intervento per una persona molesta nei confronti della dipendente di un bar bastiolo, i poliziotti hanno proceduto all’identificazione: il cliente, un trentottenne, pluripregiudicato, aveva il documento privo del microchip. Alla Stazione ferroviaria di Santa Maria degli Angeli, un cinquantenne marocchino, residente ad Assisi, con diversi precedenti per guida sotto l’influenza dell’alcool, è stato trovato in possesso della carta d’identità privata del microchip. Infine nel corso di un controllo degli avventori compiuto unitamente alla Polizia Locale di Assisi in un bar, un italiano, originario della provincia di Frosinone, di 43 anni, già denunciato dalla polizia di Assisi per combustione illecita di rifiuti, ha fornito un documento diviso a metà in linea orizzontale e ulteriormente danneggiato sul retro, nella zona del microchip risultato asportato.
Maurizio Baglioni