"Gli aumenti continui, gli ultimi del 7 per cento di media da un mese all’altro, e gli stipendi che quando va bene non diminuiscono, fanno calare il potere d’acquisto e i mandano i cittadini in difficoltà. Per questo l’allarme del sovraindebitamento, che può finire nell’usura, è decisamente molto alto". Il monito è di Alessandro Petruzzi, presidente provinciale di Federconsumatori, che conosce palmo a palmo il territorio e il suo stato di salute.
"L’ultimo caso del genere che ci siamo trovati ad affrontare è quello di un’azienda della dorsale che è entrata in difficoltà nel rientrare con il prestito delle 25mila euro concesse dallo Stato nel periodo Covid. La lettera di rientro è arrivata da un giorno all’altro e il rischio è stato altissimo – racconta Petruzzi – ma fortunatamente, grazie ad una convenzione nell’occasione con Intesa San Paolo (come c’è anche con altri Istituti bancari) il mutuo è stato ricontrattato e l’azienda ha potuto respirare, scongiurando qualsiasi interesse terzo, molto pericoloso". Per Petruzzi però casi del genere rischiano di essere frequentissimi, tantopiù nel periodo attuale, alle porte dell’inverno, con gli aumenti previsti e per niente secondari.
"Da un anno all’altro parliamo di un un aumento del 18 per cento sul riso, del 34 per cento sull’olio, per non parlare delle bollette dell’acqua – continua il rappresentante di Federconsumatori – . Ecco quindi che questo tipo di situazioni, con aziende e famiglie strangolate, rischiano di moltiplicarsi, soprattutto alla luce di un contesto economico difficile. La cassa integrazione peraltro non diminuisce ed è davanti agli occhi di tutti". Ma c’è un altro fattore che Petruzzi mette in evidenza ed è allarmante: "Come fanno certi soggetti a sapere chi è in difficoltà? Ci sono strani canali che comunicano la sofferenza a chi subito si offre in aiuto, che poi aiuto non è ma una vera e propria morsa al collo. Il consiglio è dunque uno solo: andare in banca a ricontrattare i mutui e, in caso di esito negativo, esercitare il diritto di surroga". "Non è facile, ma non è affatto utile farsi prendere dalla paura: serve rivolgersi a soggetti con forme di territorialità riconosciuta e non ad avventurieri e realtà che promettono un salvataggio facile", conclude Petruzzi.
Alessandro Orfei