
"A piccoli passi, ma in totale sicurezza e applicando alla lettere l’articolo 9 del decreto legge numero 52 del 22 aprile, anche in Umbria sono riprese le prime visite dei familiari all’interno delle Rsa". La conferma arriva dalla dottoressa Ilaria Vescarelli, coordinatrice della task force regionale per il monitoraggio della checklist e i contagi all’interno delle Rsa, le strutture sanitarie protette che assistono gli anziani non più autosufficienti. Nella nostra regione sono 62 e ospitano circa tremila over 80.
Visite ai propri cari: dottoressa, in tutt’Italia si stanno allentando i divieti. Com’è la situazione nelle strutture umbre?
"Anche nella nostra regione stiamo tornando alla normalità. Questo grazie agli importanti passi avanti fatti nell’ambito delle vaccinazioni, sia agli ospiti che agli operatori sanitari, ai quali periodicamente vengono fatti anche screening periodici. Devo dire che nei mesi passati, pur avendo azzerato le visite in presenza, fatta eccezione per i casi di fine vita, ci è stato molto utile l’uso della tecnologia. Infatti grazie alle video chiamate siamo riusciti a mantenere un filo diretto tra i nostri assistiti e i loro familiari, proprio per favorire affettività e contatto, fattori molto preziosi per gli anziani".
Nell’ordinanza regionale che apre alle visite nelle residenze protette, c’è l’introduzione del Green pass, a che punto siamo con l’adozione del “passaporto verde“?
"Stiamo lavorandoci. Al momento comunque gli accessi sono regolati pedissequamente secondo la normativa del 22 aprile".
Dunque accessi consentiti a patto che...
"I contatti fisici sono ammessi solo se sia il visitatore che il paziente sono vaccinati o guariti da non più di 6 mesi. Se il visitatore non fosse vaccinato serve comunque il referto del tampone molecolare o antigenico rapido, effettuato entro 48 ore antecedenti la visita".
Dottoressa, oltre alle certificazioni, sono previsti altri accorgimenti?
"Il possesso della certificazione verde non sostituisce il rispetto delle misure di prevenzione e contrasto della diffusione del contagio. Dunque, uso delle mascherine e gel disinfettante all’ingresso, accessi consentiti di norma a non più di due visitatori per degente, quando possibile è preferibile la visita su appuntamento".
Silvia Angelici