ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

Capannone a fuoco a Bevagna Scattano le ordinanze per la salute

Dopo il rogo di venerdì, ecco le misure precauzionali dei sindaci Annarita Falsacappa e Stefano Zuccarini

Capannone a fuoco a Bevagna  Scattano le ordinanze per la salute
Capannone a fuoco a Bevagna Scattano le ordinanze per la salute

di Alessandro Orfei

Conseguenze per i cittadini del comprensorio dopo l’incendio del capannone di Bevagna, che si è consumato venerdì pomeriggio.

Il sindaco di Bevagna, Annarita Falsacappa, ma anche il primo cittadino di Foligno, Stefano Zuccarini, hanno emanato due ordinanze analoghe per vietare i comportamenti che, visti i fumi, potrebbero essere quelli più a rischio. Misure precauzionali, all’interno del territorio che potrebbe essere stato più esposto.

Per poter delimitare la zona, è stata individuata un’area di cinque chilometri dal luogo dell’incendio.

Un territorio che ricade sia nel territorio bevanate che in quello folignate. Per questo entrambi i sindaci hanno sottoscritto il provvedimento che riassume una serie di "misure precauzionali, a tutela della salute pubblica". All’interno dell’area in questione è vietato: la raccolta e il consumo di prodotti alimentari coltivati; la raccolta e consumo di funghi epigei spontanei ed erbe spontanee; il pascolo e razzolamento degli animali da cortile; l’utilizzo di foraggi e cereali destinati agli animali.

La USL, in considerazione che allo stato l’incendio non è completamente spento, raccomanda intanto nell’area indicata di tenere chiuse le finestre delle abitazioni per le prossime ore e di provvedere - sia in ambito civile che lavorativo - alla chiusura e alla pulizia degli impianti di ventilazione forzata.

I provvedimenti riassumono anche le origini delle fiamme, scaturite da un impianto di Gamma production Srl e che hanno interessato un capannone sito all’interno del perimetro della struttura. Sottolineato come, parallelamente alle operazioni di spegnimento, siano andate avanti le attività di monitoraggio con Arpa Umbria e Usl Umbria2.

Arpa ha nell’immediato predisposto una campagna di monitoraggio tramite l’installazione di un campionatore portatile "Eco Emergency", per poter verificare lo stato della qualità dell’aria.

Venerdì sera, una riunione tra le istituzioni ha fatto il punto. I risultati dei campioni Arpa ancora non ci sono, ma arriveranno nei prossimi giorni.

Non dovrebbero esserci nel capannone in fiamme neanche presenze di amianto o di altre sostanze che, a fuoco, potrebbero causare danni all’ambiente.

Dalle prime informazioni, infatti, sembrerebbero interessate dalle fiamme materie plastiche.