Quasi cinquanta adesioni ogni ventiquattro ore (46 per la precisione) nei primi 26 giorni. E’ la risposta degli studenti universitari al Pass Umbria Unipg, l’abbonamento agevolato al trasporto pubblico su scala regionale a 60 euro annui che i giovani che si iscrivono all’Ateneo (non solo le matricole) possono sottoscrivere anche quest’anno.
Si tratta fin qui di 1.200 abbonamenti. Tanti? Pochi? A dirlo sarà il tempo: l’obiettivo ambizioso è di 15mila tessere, su una platea di circa 36mila studenti. Il massimo è stato raggiunto nell’anno accademico 2022/2023, con 12.600 adesioni (ma c’era il bonus trasporti statale da 60 euro che di fatto azzerava il costo); l’anno scorso sono stati circa diecimila, con la campagna che partì però a fine novembre. Un impegno economico importante di cui si fanno carico in gran parte Regione, Università e Comune di Perugia.
Impegno che però lascia a ‘piedi’ migliaia di studenti delle scuole superiori, che nel capoluogo pagano 296 euro all’anno, per fortuna con qualche eccezione (come a Terni, dove il costo è di 136 euro, grazie ai cento euro a testa di contributo comunale). La possibilità di abbonarsi a prezzo agevolato riguarda gli studenti dei due atenei, i due Conservatori musicali di Perugia e Terni, all’Accademia di Belle Arti e alla Scuola per Mediatori Linguistici, all’Its, Istituto Tecnico Superiore e all’Iid, l’Istituto Italiano del Design. Quest’anno inoltre sono state definitivamente automatizzate le procedure di acquisto dell’abbonamento direttamente nel portale di iscrizione all’Università degli Studi e dell’Università per Stranieri di Perugia, con una grandissima semplificazione che interessa circa il 90% degli studenti totali. Per gli altri istituti sono invece confermate le procedure dello scorso anno accademico. "Possiamo dire con soddisfazione – dichiara l’assessore regionale ai Trasporti Enrico Melasecche - di aver raggiunto, nel corso del terzo anno accademico coperto dall’iniziativa, anche questo ulteriore obiettivo, che semplifica la vita a molti studenti, tutt’altro che scontato, in quanto coinvolgeva le procedure ufficiali di iscrizione delle due Università e implicava una forte interazione digitale con i gestori del Tpl, le tre società consortili partecipate in maggioranza da Busitalia e la Minimetro".