SOFIA COLETTI
Cronaca

Beverly Pepper Una nuova casa a Todi

Inaugurata la sede espositiva, nella cuore della citta, della Fondazione dedicata alla celebre artista statunitense. Opere mai viste

Inaugurata la sede espositiva, nella cuore della citta, della Fondazione dedicata alla celebre artista statunitense. Opere mai viste

Inaugurata la sede espositiva, nella cuore della citta, della Fondazione dedicata alla celebre artista statunitense. Opere mai viste

Una nuova casa per la Fondazione Progetti Beverly Pepper. Con un’affollata cerimonia, tra musica, visite guidate e aperture speciali, è stata inaugurata ieri la nuova sede espositiva della Fondazione, attiva a Todi dal 2018, in via del Duomo, a pochi passi dalla centralissima Piazza del Popolo.

In questi spazi si potrà ammirare un’esposizione permanente di opere grafiche e pittoriche mai viste prima, in dialogo con i lavori scultorei di Beverly Pepper. La Fondazione vuole infatti restituire una lettura molteplice e articolata della produzione dell’artista, universalmente riconosciuta come pioniera della scultura in ferro e dell’arte monumentale ma che ha sempre coltivato anche una profonda passione per il disegno e la pittura.

Nelle tre sale espositive si susseguono in maniera dinamica diversi approcci d’allestimento, cronologico, tematico e concettuale, con opere di fasi differenti della carriera dell’artista americana, fra cui dipinti che riguardano progetti ambientali speciali per luoghi storici italiani e stranieri. Nella prima Sala sono riunite le tre decadi cruciali della carriera di Beverly Pepper: gli anni Sessanta, Settanta e Ottanta nei quali sono nati e si sono velocemente evoluti i concetti primari della poetica dell’artista, per quel che riguarda la scultura e la land art.

La seconda Sala si concentra, più che sul corpo e la forma scultorea, su una narrazione curatoriale relativa alla superficie scultorea nell’opera di Beverly Pepper, dagli anni Sessanta agli anni Novanta e primi Duemila.

Triangoli e curve sono infine gli ultimi temi trattati nella mostra e nella terza Sala dato che sono centrali nella sua carriera, quanto i materiali acciaio inox e cor-ten.

La nuova sede, con i suoi locali più ampi, permetterà di organizzare al meglio focus tematici e accogliere presenze accademiche e specializzate per la consultazione dell’archivio ma a anche sottolineare l’importanza dell’istituzione tuderte nel panorama regionale dove insieme alla Fondazione Alberto Burri è una delle realtà di maggior prestigio e rilievo internazionale. Al taglio del nastro erano presente la presidente Elisa Veschini, la curatrice Arianna Bettarelli, il critico d’arte Marco Tonelli, curatore scientifico, e il sindaco Antonino Ruggiano con una rinnovata collaborazione con il Comune e Todi Festival. "Siamo partner della Fondazione – dice Ruggiano – ai fini della promozione dell’arte contemporanea".

Sofia Coletti