
Padre Alberto Viganò
Perugia, 13 agosto 2015 - QUELLO che dovrebbe essere uno dei luoghi di culto simbolo del centro storico cittadino è diventato il «tempio» della decadenza quotidiana. Intorno alla basilica di San Domenico, nel cuore del Borgo Bello, il degrado è dilagante. A lanciare l’allarme è padre Alberto Viganò, amministratore del convento di San Domenico, che ormai da troppo tempo denuncia il pessimo stato in cui versa via del Castellano. La strada, cioè, su cui si affaccia l’ingresso laterale dell’imponente edificio religioso e dove ogni giorno transitano centinaia di turisti provenienti da mezzo mondo. Un gioiello, dice padre Alberto, «deturpato dall’inciviltà e dal disinteresse dell’amministrazione».
«LA SITUAZIONE è indecorosa – si sfoga padre Viganò – e nonostante le ripetute segnalazioni al Comune e alla Gesenu, qui nessuno ha fatto mai niente». Il cuore del problema è rappresentato da incuria e sporcizia. «Intorno alla chiesa sono spuntate erbacce altissime che nessuno viene a tagliare – insiste il religioso – e ci sono rifiuti ovunque, specialmente a ridosso del portone di ingresso». Zero manutenzione e maleducazione senza freni: «Pensi che qui – dice padre Viganò, indicando un angolo esterno della chiesa – vengono le persone a fare i propri bisogni, di giorno e di notte. Lo dico con certezza – aggiunge – perché abbiamo un sistema di videosorveglianza che riprende tutto». Poi ci sono i padroni dei cani che, passando in via del Castellano, non si curano di raccogliere le feci lasciate dai propri animali. La situazione, precisa il responsabile del convento, «peggiora in occasione degli eventi organizzati nel quartiere».
EPPURE il conto da pagare per la nettezza urbana è salato: «Spendiamo – evidenzia padre Viganò – duemila euro l’anno, ma senza ricevere servizi adeguati». La questione pare sia finita anche sul tavolo del sindaco Andrea Romizi, ma senza alcun risultato: «Nessuno si preoccupa del problema e noi, da soli, non possiamo risolverlo», continua il religioso, ricordando il lungo lavoro di riqualificazione del complesso avviato dai domenicani e adesso di nuovo in balìa della maleducazione. L’appello alle istituzioni è di «intervenire al più presto, per assicurare almeno la pulizia della strada».
MA AD AGGRAVARE il già brutto spettacolo, ci pensano le soste selvagge. «Non riesce a passare a causa di motorini e macchine – dice padre Viganò – parcheggiate qui da chiunque, anche non residenti. Hanno perfino divelto i paletti di recinzione per lasciare le vetture. È una vergogna».
Da qui la proposta: «Chiediamo che venga messo un pilomat all’inizio della via – conclude padre Viganò – per impedire l’accesso a chi non è autorizzato». In prima linea nella battaglia contro il degrado di San Domenico c’è anche Lando «Lollo» Frattegiani, residente del Borgo Bello, che annuncia: «Se nessuno interverrà per garantire il decoro di questo luogo – minaccia – strapperò le erbacce con le mie mani».
Chiara Santilli